BRISBANE ROAR 1

MELBOURNE VICTORY 0

BRISBANE ROAR: Bouzanis, Mcgarry, Herrington, Valkanis, Salas, Vrakas (Maieroni 64), Stajic, James O’shea, Klein (Macnicol 64), Ruhs (Long 73), Vidic (Hore 85).

MELBOURNE VICTORY: Duncan, Davidson, Miranda, Esposito, Inserra (Rawlins 80), Valadon, D’arrigo (Mata 72), Jelacic (Velupillay, 72), Grimaldi (Santos 46), Genreau, 19. Reec (Vergos 64′). All. A. Diles

ARBITRO: S. Evans

MARCATORE: al 3’ Klein

BRISBANE - Una vittoria sofferta, intensa, a tratti incandescente. Il Brisbane Roar supera 1-0 il Melbourne Victory al Suncorp Stadium e balza al secondo posto della A-League, allungando a quattro la striscia di risultati utili consecutivi.

Una serata di grande festa sugli spalti, con il pubblico di casa accorso in massa per il “Christmas in November”, ultimo appuntamento casalingo del 2024.

Molto meno gioiosa, invece, per Arthur Diles, ora più che mai sulla graticola dopo un avvio di stagione disastroso: quattro sconfitte, un pari e una sola vittoria per i Blues di Melbourne.

Alcuni cenni di cronaca. Partenza a razzo dei Roar: dopo appena 3’  Michael Ruhs, alla sua centesima presenza in A-League, sfonda sulla destra e pesca Justin Vidic, bravo a fare da sponda per Sam Klein. Il 21enne centrocampista non sbaglia: destro all’incrocio, 1-0 e Suncorp in delirio.

Gli arancioni sfiorano subito il raddoppio con Herrington, mentre il Victory risponde al 18’ con una splendida combinazione Genreau–Reec: Bouzanis respinge con un intervento da applausi, il primo di una serie di miracoli che caratterizzeranno la sua serata davanti al pubblico di casa.

Il clima si surriscalda alla mezz’ora. Un duro contatto tra Stajic e Reec scatena un parapiglia generale: cartellini gialli per Vidic, Esposito e perfino per il tecnico Valkanis. Poco dopo Miranda finisce nel taccuino del signor Evans per un intervento scomposto.

Il primo tempo prosegue su binari nervosi, con il Victory che prova a costruire e Brisbane che non concede spazi.

A fine frazione, Reec sfiora il pari ma trova ancora Bouzanis sulla sua strada, con il portiere che gli chiude lo specchio col volto.

Diles cambia subito all’intervallo, inserendo Santos per aumentare il peso offensivo. Il brasiliano crea tre occasioni nel giro di pochi minuti: un sinistro insidioso, una corsa centrale su cui Bouzanis esce perfettamente, e una mezza volée deviata che costringe il portiere a un’altra parata prodigiosa.

Il Victory produce, spinge, chiede anche un rigore per un tocco di mano di Stajic, ma il VAR conferma la decisione dell’arbitro di non assegnare il penalty.

Anche il Brisbane reclama un rigore al 79’, quando Vidic viene steso da Esposito, ma il direttore di gara lascia correre.

Nel concitato recupero, i Roar tengono il pallone nella metà campo avversaria per spezzare il ritmo, finendo per esasperare i rivali. Al corner, Henry Hore cade mentre protegge palla e Genreau gli pesta volontariamente la gamba: VAR, monitor, cartellino rosso diretto.

È l’ultimo atto di un match esplosivo che si chiude con un’ulteriore mischia tra i giocatori.

Il Brisbane, solido e cinico, porta a casa tre punti d’oro prima di una durissima serie di quattro trasferte consecutive, a partire da Adelaide.

Il Melbourne Victory, invece, affonda. Il gioco latita, i risultati non arrivano e la panchina di Diles traballa come non mai. Un ko pesante, arrivato con più rabbia che qualità, che potrebbe aprire scenari drastici per il tecnico.