SANTO DOMINGO - A oltre due mesi dal tragico crollo del tetto della discoteca Jet Set a Santo Domingo, in Repubblica Dominicana, le autorità hanno arrestato i proprietari del locale, Antonio Espaillat López e sua sorella Maribel Espaillat, accusati di omicidio colposo.
Il disastro, avvenuto lo scorso 8 aprile, ha causato la morte di 231 persone, segnando uno dei più gravi incidenti degli ultimi anni nel Paese.
Giovedì, il Ministero Pubblico ha reso nota la detenzione dei due fratelli, avvenuta dopo un interrogatorio presso la sede della Procura Generale.
L’arresto è stato formalizzato dal procuratore aggiunto Wilson Camacho, in seguito a un ordine emesso dalla giudice Fátima Scarlette Véloz Suárez.
Secondo l’accusa, gli Espaillat avrebbero agito con negligenza, non garantendo le condizioni minime di sicurezza dell’edificio, il cui cedimento strutturale ha avuto conseguenze devastanti.
L’avvocato della famiglia ha dichiarato la piena disponibilità dei suoi clienti a collaborare con la giustizia, ma le indagini puntano a chiarire se vi siano state omissioni sistemiche nella gestione del locale.
In Repubblica Dominicana, i reati di omicidio colposo comportano pene che variano da sei mesi a due anni di carcere, con multe che possono raggiungere i 5.200 dollari statunitensi. Tuttavia, vista l’elevata gravità del caso e l’altissimo numero di vittime, il Ministero Pubblico potrebbe richiedere misure eccezionalmente più severe.