Un personaggio quello di Dante Balestri che amo molto perché è proprio il professore che non ho avuto, così intelligente, sensibile, anche psicologo, forse a scuola sarei stato uno studente migliore, l’insegnante che tutti noi avremmo voluto incontrare. Io voglio molto bene a questi ragazzi, tutti attori molto talentuosi. È una serie bella ed emozionante. Queste sono storie che utilizzano la commedia per arrivare alle persone e io ritengo che, quando racconta anche storie drammatiche, sia la forma cinematografica che assomigli di più alla vita reale e per questo è anche la più difficile da realizzare bene”. Parola di Alessandro Gassmann (impegnato anche nell’ultima stagione dei “Bastardi di Pizzofalcone 4”) pronto a tornare in una delle serie tv più amate e attese “Un professore”, con la regia di Alessandro Casale la cui seconda stagione, per un totale di sei puntate, va in onda su Rai1, con gli episodi che successivamente e saranno disponibili anche in Australia su Rai Italia attraverso la piattaforma televisiva Il Globo Tv.
Il professor Balestra è ormai una presenza imprescindibile nella vita dei suoi studenti, tra cui c’è anche suo figlio Simone. Il cuore pulsante della serie resta il liceo Leonardo Da Vinci con la classe frequentata da Simone e Manuel (figlio di Anita) dove Dante, con il solito piglio anticonformista e geniale, utilizza la filosofia per aiutare i ragazzi a risolvere i loro problemi, tra amori complicati, genitori invadenti, sogni a occhi aperti e speranze infrante. Nell’allegro caos della classe, all’appello rispondono ragazzi che conosciamo (Luna, Matteo, Laura) ma anche volti nuovi, come Nina, una ragazza di origini slave che nasconde un percorso di vita complicato, Rayan, promessa del calcio arrivato dall’Africa e più interessato al pallone che allo studio, Viola, ragazza disabile dal carattere impossibile, e infine Mimmo, ex studente di Dante finito in carcere minorile.
La nuova serie è stata presentata negli studi Rai “Raffaella Carrà” della sede Rai di Via Teulada dal regista, dallo stesso Gassmann, Claudia Pandolfi (Anita, la madre di Manuel studente di Dante), Nicolas Maupas (il figlio Simone), Damiano Gavino (Manuel), Christiane Filangieri (Flora l’ex moglie di Dante), Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction e Massimo Del Frate, Head of Drama di Banijay Studios Italy.
L’inizio dell’incontro con la stampa è stato dedicato ad Alessandro D’Alatri, il regista scomparso che ha curato la prima stagione della serie. E’ stato proiettato anche un video omaggio. Il cast lo ha ricordato con affetto e immensa stima, a cominciare dalla Pandolfi. Un ringraziamento particolare anche dalla direttrice Ammirati.
Anche nella seconda stagione, la materia della filosofia è il pretesto per aiutare gli studenti a risolvere i loro problemi, ma come ha sottolineato il regista affronta “temi attuali come il cambiamento climatico e la violenza sulle donne”. “Non manca la parte più leggera la commedia, ma c’è anche anche lo spazio per riflettere, sulla scuola, il fondamento della società, sui giovani d’oggi e sul loro futuro, talvolta lo dimentichiamo”, ha aggiunto Gassmann.
Ogni puntata non a caso ha il titolo di un filosofo (da Eraclito-tutto scorre, passando per Heidegger-l’esistenza autentica, fino alla Bellezza di Davide Hume). La stagione si caratterizza inoltre per una maggiore rappresentazione più inclusiva e attuale.
Per la Pandolfi (che sta vivendo un anno ricco di impegni con “Noi siamo leggenda”, “Un’estate fa”, “I leoni di Sicilia”, solo per citare alcuni titoli di serie e per non parlare del cinema): “Questa serie è scritta molto bene ed è molto bella. Percepisco affetto e stima da tutti per questo lavoro e son davvero felice. Anita è pasticciona, una donna inquieta che non si placa neanche con un rapporto più sereno con Dante”. Poi ha fatto un complimento a Gassmann: “Secondo me saresti un gran docente, non hai sicuramente le doti di Dante ma saresti molto accattivante per noi giovani studenti” ha scherzato. Sui docenti di oggi, ha detto, “dovrebbero essere come Dante, non giudica, riesce a intercettare l’attenzione degli studenti, questo non vuol dire che non sia esigente”. Il filosofo preferito di Gassmann? “Kant, l’ho studiato prima di questo ruolo per uno spettacolo a teatro di Thomas Bernard. Mi affascina la sua intransigenza e il fatto che abbia raccontato l’umanità senza spostarsi dal suo palazzo”.
La nuova stagione introduce anche nuovi personaggi studenteschi, ognuno con un proprio percorso di vita complesso. Ritroveremo ancora una volta la sigla di Francesco Gabbani. “Spazio tempo”, il brano che ha fatto da colonna sonora alla prima stagione, ritornerà anche nei prossimi episodi. Ci sarà però una novità anche nella musica che accompagnerà le puntate. Nel corso della conferenza stampa è stato infatti annunciato che Leo Gassmann ha scritto un pezzo inedito per “Un professore 2”.