Una domenica pomeriggio carica di significato e sorrisi si è trasformata in un potente gesto di solidarietà: 160 persone si sono riunite, lo scorso 25 maggio, presso il Sortino Social Club per un evento di beneficenza a favore dell’associazione Breast Cancer Network Australia. Un’iniziativa davvero sentita per raccogliere fondi, storie e abbracci in un’unica, generosa cornice.
Nella sala, gremita ed elegantemente decorata nei toni del rosa – colore simbolo della lotta contro il tumore al seno –, un’atmosfera allegra e familiare. Su ogni tavolo, oltre alle composizioni floreali e ai materiali informativi, una guida sulla prevenzione: un gesto semplice che può salvare una vita.
All’ingresso, gli ospiti sono stati accolti da un calice di champagne con fragole fresche. Un brindisi simbolico, delicato come il tono dell’intero pomeriggio. Al centro, un buffet che ha celebrato la tradizione e l’arte pasticciera con un’eleganza tutta casalinga: scones con crema e marmellata, bignè al cioccolato e i sempre amati cannoli siciliani con ricotta freschissima. E ancora, dolci tipici come la ‘giuggiulena’, offerta da Pina Del Popolo, “nata, cresciuta e pasciuta a Sortino”, come ha asserito lei stessa. Una delizia croccante di miele, sesamo e mandorle che ha saputo raccontare le radici di un paese intero in un solo morso.
Sul tavolo salato, una varietà infinita di panini, tutti preparati in casa con cura e passione da un gruppo affiatatissimo: “Abbiamo cominciato alle cinque del mattino – ha detto Paul Giuliano, il presidente del club –. Sono stati quattro giorni duri, ma senza il lavoro di Ottavia, Sophia, Anthony, Marianna e Vince, nulla sarebbe stato possibile. Stavamo ancora farcendo panini quando sono arrivati gli ospiti”.
Un’organizzazione eccipiente supportata anche dalla musica dal vivo che ha accompagnato l’intero pomeriggio. Sul palco si sono alternati Fabiola dei Max&99, Claude e Tony dei Sour Grapes.
“Unitevi a noi per una giornata davvero fantastica – ha detto Claude dal palco –, tanto divertimento e per una buona causa”.
Presente anche Joe Mandica, volto noto della comunità e ospite all’evento.
Ma è stato il momento del discorso di Ottavia Marinacci, segretaria del club, a commuovere i presenti. “Questa è una causa a cui tengo molto – ha esordito Marinacci –. Serve consapevolezza, servono fondi e la diagnosi precoce salva la vita”.
E poi, la condivisione dei dati allarmanti: “Una donna su otto in Australia riceve una diagnosi di tumore alla mammella. È un numero altissimo, ma abbiamo uno dei tassi di mortalità più bassi al mondo grazie agli screening”. Ottavia ha poi ricordato che la battaglia non coinvolge solo la malattia fisica, ma bisogna ricordare anche il peso psicologico enorme.
Poi si è aperta con il pubblico in una testimonianza profondamente personale: “Mia madre ha avuto una diagnosi di tumore al seno, e il suo anniversario sarà proprio domani. Noi siamo fortunate: ottime cure mediche le hanno permesso di essere qui, vent’anni dopo. Questo è davvero fondamentale: agire subito. E ricordare che i familiari soffrono con il malato”.
Emozione che si è tradotta in azioni concrete: tra lotterie, donazioni spontanee e un’asta vivace condotta dal commendatore Santo Zappulla, il club è riuscito a raccogliere una cifra importante da destinare interamente all’associazione Breast Cancer Network Australia. Zappulla, fra una barzelletta e l’altra, ha venduto oggetti ambiti: su tutti, un maglione con sciarpa e cappellino del Carlton Football Club, venduto per mille dollari.
John Alizzi, musicista e volto noto del club, ha voluto partecipare con una generosa donazione: “Siamo sempre felici di sostenere queste iniziative. Quando si tratta di una buona causa, siamo i primi a esserci”.
L’asta, la lotteria, i buffet, la musica, le parole, ogni dettaglio dell’evento ha avuto un solo grande filo conduttore: la solidarietà. Una comunità intera che si è messa all’opera con passione, dalla preparazione delle pietanze alle decorazioni, per una causa che tocca tutti. A giudicare dai sorrisi, dagli applausi e dagli occhi lucidi che hanno attraversato la sala, l’obiettivo è stato raggiunto, e superato. Ma il valore più grande è stato, forse, la consapevolezza. Quella che ogni parola detta, ogni gesto fatto, ogni sforzo condiviso, possano davvero fare la differenza.