CITTÀ DEL GUATEMALA - ll Tribunale Penale ha deciso di sospendere la libertà condizionale del giornalista e imprenditore José Rubén Zamora, che aveva già trascorso più di 800 giorni in carcere a causa di un caso che diverse organizzazioni internazionali hanno definito un “atto contro la libertà di espressione”.  

La Fondazione Gabo, attraverso un comunicato, ha espresso preoccupazione per questa decisione, sottolineando che l’accaduto evidenzia la mancanza di indipendenza del sistema giudiziario guatemalteco e la volontà di criminalizzare l’attività giornalistica. 

Rubén Zamora, fondatore del quotidiano El Periódico, è stato arrestato nuovamente lunedì, dopo che il Tribunale Secondo Pluripersonale di Prima Istanza Penale ha eseguito l’ordine della Sala Terza di Appello, che ha sospeso la sua libertà condizionale. La decisione è stata presa in seguito a un ricorso presentato dal Pubblico Ministero, che ha giustificato la sua richiesta con il rischio di fuga di Zamora. 

“Devo rispettare e adempiere alla decisione”, ha dichiarato il giudice Erick García durante l’udienza che ha revocato le misure alternative alla detenzione di Zamora, che beneficiava dalla libertà condizionale dal mese di ottobre dello scorso anno. 

Dopo la decisione del tribunale, Zamora è stato trasferito nuovamente in prigione, dove era già stato detenuto tra luglio 2022 e ottobre 2024.  

La difesa di Zamora ha cercato di ottenere la sospensione dell’udienza, citando due ricorsi di amparo ancora in attesa di risposta, ma la richiesta è stata respinta. “La decisione della sala è arbitraria, ma continuerò a lottare”, ha dichiarato Josè alla stampa subito dopo la lettura della sentenza. 

Zamora sostiene che l’intero processo penale rappresenta una forma di rappresaglia e di tentativo di censura, legato alle inchieste sul caso di corruzione che il suo giornale ha denunciato contro l’amministrazione precedente. 

Zamora fu arrestato nel luglio 2022, e nel giugno 2023 fu condannato a sei anni di prigione per lavaggio di denaro, con una multa di oltre 38.000 dollari per aver cercato di introdurre nel sistema finanziario una somma senza giustificarne l’origine.  

Tuttavia, quella condanna è stata annullata nell’ottobre 2023 da una corte d’appello, che ha disposto un nuovo processo, senza che ancora fosse fissata una data per il nuovo giudizio. 

La decisione di revocare la libertà condizionale di Zamora ha suscitato la condanna della Società Interamericana di Stampa (SIP), che ha definito l’atto come un “grave esempio di persecuzione politica e violazione della libertà di espressione”.