ADELAIDE – Lo scorso 6 luglio, presso il Sicilia Sport & Social Club di Klemzig, l’Italian Historical Society ha organizzato una serata di raccolta fondi con la presentazione dell’ultima testimonianza raccolta, questa volta con protagonista Rita Bianca Palumbo, la presidente del Sicilia Club, per l’appunto.
Joe Geracitano, il presidente dell’Italian Historical Society e grande appassionato di storia dell’emigrazione, ha fatto da padrone di casa, dando il benvenuto a tutti i presenti a inizio serata: “Per me è un grande piacere darvi il benvenuto questa sera. Grazie per averci sostenuto e per aver condiviso con noi il sogno di registrare la storia del nostro viaggio da una terra che tutti amiamo e che rimarrà sempre nei nostri cuori, dalla quale siamo arrivati nella nostra terra adottiva che abbiamo abbracciato e amato”.
Ha poi dato il benvenuto agli ospiti d’onore, Dana Wortley MP, membro per Torrens in rappresentanza del Premier e del ministro per il Turismo e gli Affari multiculturali Zoe Bettison, l’onorevole Jing Lee, vice leader dell’opposizione nel Consiglio legislativo, ministro ombra per il per gli Affari multiculturali, il Turismo e l’Ospitalità, in rappresentanza del leader dell’opposizione, oltre agli onorevoli Frank Pangallo, Russell Wortley e Tony Zappia, il sindaco di Charles Sturt Angela Evans, il console Ernesto Pianelli, co-patrono dell’IHSSA, così come Carmine De Pasquale e Sebastian Galipo, ambasciatore dell’associazione. Presenti anche diversi rappresentanti delle associazioni comunitarie: Laura Beres, presidente Anfe, John Bergamin presidente di Maria Santissima Madonna Di Crochi, Claudia Calisto, la celebrata autrice di The Good Italian Girl, Robert Ciufoli, presidente del Marche Club, Angela Cutri, presidente dell’Associazione Maria SS di Tutte Le Grazie, Laura Di Martino, autrice di Cremona House, Phillip Donato, presidente SAIA, Antonio Gabriele Dottore, presidente Com.It.Es, Anna Farrugia, presidente Madonna dei Martiri Molfetta Club, Joe Ienco, vicepresidente dell’Italian Historical Society, Ted Iuliano, Marinella Marmo, ex presidente Com.It.Es, Dino Musolino, presidente di Radio Italia Uno, il neo cavaliere Martino Princi, presidente dell’OzItalian Community Choir, la professoressa Angela Scarino, Rachele Tullio, consigliera per il Grange Ward City of Charles Sturt, Toni e Cecilia Virgara di Virgara Wines, Domenic Versace di Versace Wines.
Geracitano ha poi ringraziato le singole persone che devolvono fondi perché “in definitiva, non sono i comitati a raccogliere fondi nella nostra comunità, ma le migliaia di persone che mettono mano al portafoglio e donano per una causa in cui credono”.
E ha continuato: “Per questo facciamo appello alla vostra generosità, per aiutarci a realizzare con successo il nostro progetto, che andrà a beneficio non solo nostro, ma anche delle generazioni future”. Infatti, l’IHSSA ha come obiettivo il raccogliere, in forma orale, video e scritta, le storie dei migranti delle scorse generazioni, per poi depositarne una copia presso la State Library, affinché non vadano perse nel corso del tempo.
Infine, prima di proseguire la cena, un ringraziamento è stato esteso ai numerosi sponsor: “Queste persone sono state disposte a correre un rischio, quando hanno creduto al progetto, come hanno fatto molti dei nostri immigrati, per investire in un sogno”: quello di lasciare alle generazioni future una testimonianza del passaggio degli italiani in South Australia.
Un ringraziamento speciale è andato poi al suo comitato, a cui è molto grato e che ha nominato uno a uno, invitandoli a raggiungerlo, per un meritato applauso: Jenny Geracitano, Tina Dichiera, Angela Cutri, Nella Santo, Rachele Tullio, Rosemarie Geracitano, Anna Farrugia, che ha fatto da MC, Teresa Dall’Acqua Leonardi, Franca e Lorenzo Circosta e Rosina Peryk: “Questi sono gli eroi non celebrati che hanno reso possibile questa serata e che continuano a lavorare affinché la nostra storia continui a vivere dopo che ce ne saremo andati”. Durante la serata, Joe Geracitano ha poi raccontato la grande storia dell’emigrazione italiana in South Australia.
Una commossa Rita Bianca Palumbo mentre Franco Bava legge la poesia scritta per lei, con alle spalle , il presidente Joe Geracitano e la moglie Jenny, segretaria dell’associazione
Alla serata del 6 luglio la vera protagonista è però stata Rita Bianca Palumbo, nata il 6 maggio 1949 a Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, da padre calabrese e madre siciliana. È emigrata in Australia con la sua famiglia il 13 gennaio 1960. Come la maggior parte degli immigrati italiani, Rita inizialmente ebbe difficoltà con la lingua e il cibo non familiare oltre all’impegnativo l’inserimento nelle scuole australiane. Tuttavia, con l’aiuto della preside della scuola St Joseph Hindmarsh e tanto studio, superò gli ostacoli e raccolse i primi grandi successi scolastici. Rita inizia a fare volontariato in giovane età: già a 16 anni entra nel Good Neighbour Council di Woodville, diventando la prima segretaria italiana dell’associazione in Australia. La sua mansione al Good Neighbour Council consisteva nell’assistere i migranti offrendosi da interprete e grazie alle sue traduzioni, aiutandoli con le problematiche con i dipartimenti e le istituzioni governative, nella gestione degli appuntamenti medici e molto altro. Aiutava anche familiari e amici a compilare le loro dichiarazioni dei redditi. Negli anni ‘70, come assistente amministrativa al Queen Elizabeth Hospital, spesso faceva da interprete per i pazienti italiani, ruolo che ha continuato anche dopo aver lasciato il suo incarico lavorativo. Nei primi anni ‘90, è entrata a far parte dell’Italian Choral and Arts Society, di cui è stata anche segretaria.
Nel 1997, Rita entra come volontaria a Doppio Teatro, in qualità di responsabile della Pulcinella Troop, che intratteneva gli anziani nelle case di cura e promuoveva la cultura italiana in luoghi come il Central Market. Durante questo periodo, è tra i membri fondatori di Australia Donna, diventandone la prima segretaria e co-webmaster con Caterina Andreacchio. Nel 1999 è tra i membri fondatori e segretaria di PISA (acronimo di Pasti Italiani e Servizi per Anziani, ora ‘Nonna’s Cucina’, ndr). Nel 1998 Rita si è unita a Radio e Televisione Italiana organizzando e trasmettendo in italiano, con la sorella Carla e il fratello Francesco, un programma sulla salute e il benessere, intervistando medici e altri professionisti sanitari. È stata poi invitata da 5EBI (Ethnic Broadcasters Inc) a essere formata come operatrice di console, scrittrice per programmi radiofonici e su come condurre interviste: è stata infatti una continuity producer per cinque anni. Durante il suo periodo a 5EBI, Rita ha fatto parte del team, finanziato dal governo federale, per produrre una serie di otto programmi sul vivere in armonia. Per 12 anni Rita è stata mentore poi sempre a 5EBI, dove formava i nuovi arrivati. Nel 2007 si è unita al Sicilia Social and Sports Club su invito di Jack Fogliano: come membro del comitato, utilizzando le sue capacità organizzative, ha gestito tutta la corrispondenza e altri compiti di segreteria. Nel 2008, dopo le dimissioni del presidente del Sicilia Social and Sport Club, Rita ha preso le redini dell’associazione, alla carica di presidente che detiene da 17 anni.
Durante il suo mandato come presidente, il Club ha sviluppato nuovi eventi sociali, ha aggiunto un campo da bocce e ha introdotto le nuove tecnologie in modo da poter offrire servizi migliori non solo ai suoi soci, ma anche alle molte organizzazioni che utilizzano le sue strutture. Joe Geracitano ha poi invitato Rita Bianca Palumbo a diventare un’ambasciatrice dell’Italian Historical Society. Franco Bava, a sorpresa, ha scritto e letto una poesia in suo onore, che ha commosso la presidente.
La serata è proseguita in allegria, con musica dal vivo, balli, un’asta condotta da Robert Ciufoli, presidente del Marche Club, e una ricca lotteria.