ROMA - “Trovami un cecchino e attueremo il tuo piano”, ossia uccidere Giorgia Meloni. L'intercettazione riporta quanto si sono detti due indagati di un gruppo neonazista Werwolf, smantellato nel corso di un'operazione coordinata dalla Procura di Bologna che ha portato all'arresto di 12 persone.  

La premier, si legge nell'ordinanza, era ritenuta “asservita al potere ebraico” e contro di lei era in corso una vera e propria attività di dossieraggio da parte dei capi dell'organizzazione. Un modo, questo, per condividere “strenuamente il progetto di uccidere la Presidente del Consiglio” con gli altri membri del gruppo o paventarlo anche in modalità autonoma, con il fenomeno dei cosiddetti “lupi solitari”.  

Nel corso delle indagini sono emersi riferimenti all'acquisto di armi e all'utilizzo di poligoni di tiro abusivi per testare pistole. 

I componenti della Werwolf Division stavano proseguendo nel progetto con l'obiettivo dichiarato di sovvertire l'ordine democratico e arrivare alla guerra civile. 

La formazione neonazista, secondo l'accusa, era impegnata nell’addestramento di guerriglieri istigati a cercare e acquistare armi tramite canali telematici. In una intercettazione, uno dei membri dice chiaramente: “Allenavo cinque persone potenzialmente guerriglieri per dargli un'arma in mano, andare davanti alla Meloni e sparargli (al maschile nell‘originale) in testa”. 

Tra le folli ambizioni della cellula terroristica c'era anche un attacco al Parlamento da compiere con una nuova alleanza da stringere. In una delle conversazioni intercettate, infatti, si propone di “formare due eserciti” per prendere di sorpresa le guardie del Parlamento, e un terzo per attaccarlo frontalmente, “portando fuori i politici”.  

Il gruppo, prima di venire smantellato, stava cercando di trovare armi e persone che sappiano usarle, per “togliere di mezzo le pedine dei massoni” e “farli venire allo scoperto”, sostengono nella chat su Telegram, dove dichiaravano esplicitamente: “Noi ci stiamo preparando alla battaglia, mentalmente e fisicamente, e aspettiamo solo di trovare delle armi da poter usare”.