Amedeo Bazzarelli, cantautore melodico calabrese ben noto nella comunità italiana d’Australia, e soprannominato “La Voce della Calabria” per il suo potente e caldo timbro vocale e l’abbagliamento calabrese folkloristico indossato in molte occasioni, torna in scena con un nuovo disco.  

Questa volta, Bazzarelli ha deciso di rendere omaggio al “Molleggiato”, Adriano Celentano, con 19 brani scelti per un album di cover dal titolo Tributo a Celentano, con grandi classici come Il ragazzo della via Gluck, 24.000 baci e Pregherò.  

“Il 21 di giugno presenterò ufficialmente l’album durante uno spettacolo al Floridia Social Club”, ci fa sapere Bazzarelli. Il primo di una lunga serie spera, anche a seguito del grande ritorno di fiamma del cantautorato italiano durante l’edizione 2025 del Festival di Sanremo, che è stato molto seguito anche Down Under. 

“Quando ti esibisci davanti alla comunità italiana locale, devi esibirti in canzoni di artisti italiani che tutti conoscono: Gianni Morandi, Pupo, Albano. Io ci tengo a interpretare Celentano, mio idolo sin da quando ero bambino. Inoltre, non credo che nessun cantante abbia mai presentato una sua cover qui in Australia”, spiega.

Amedeo Bazzarelli nasce ad Amantea, in provincia di Cosenza, in una famiglia di cantanti melodici, e alla giovane età di sette anni si classifica al primo posto in una competizione canora per giovani talenti tenutasi nella località sciistica veneta per eccellenza, Cortina d’Ampezzo.

Decide di trasferirsi in Australia nel 1973 per dare una scossa alla sua carriera canora. Seguono poi vittorie in numerose competizioni, tra queste quelle del 1981 e 1986 al Festival della Canzone Italiana di Melbourne, e il primo posto al Festival Canzone per la Mamma nel 1992. 

Tante le canzoni scritte di pugno proprio che trattano di argomenti sempre attuali, come le ben note Viva l’Australia, Ma che bella civiltà e Sandra, la canzone vincente del Festival della Canzone Italiana di Melbourne del 1981.  

Una passione per la musica che è diventata una ragione di vita, aiutandolo a convivere con i drammi che hanno recentemente colpito la sua sfera privata: “Purtroppo l’anno scorso ho perso mia mamma e mia moglie, la quale ha combattuto per 25 anni contro il Parkinson. E, sfortunatamente, ora mio figlio si ritrova a combattere contro la stessa malattia di sua madre. Anche lui è un cantante e cerco sempre di spronarlo a venire in studio di registrazione con me. La musica mi ha sempre dato tanta forza; vorrei che la desse anche a lui”.