SYDNEY - Il 19 gennaio, le autorità erano state allertate da una segnalazione riguardante una roulotte sospetta in una proprietà a Dural. Gli agenti, intervenuti sul posto, avevano scoperto che il veicolo conteneva esplosivi e una nota che faceva riferimento alla Grande Sinagoga Ebraica.

Ieri, la Polizia Federale Australiana (AFP) ha affermato di essere certa che si trattasse di un “complotto terroristico fabbricato”, ipotesi presa in considerazione “già nelle prime fasi dell’indagine dopo il ritrovamento della roulotte”.

“Quasi immediatamente, gli esperti della squadra congiunta antiterrorismo hanno ritenuto che la roulotte fosse parte di un falso complotto terroristico, essenzialmente una truffa criminale”, ha dichiarato Krissy Barrett, vice commissario della sicurezza nazionale dell’AFP.

“Oggi posso rivelare che la roulotte non avrebbe mai potuto causare un evento con vittime di massa, ma è stata invece approntata da criminali con l’intento di seminare paura per un vantaggio personale”.

Secondo il vice commissario Barrett, le segnalazioni ricevute dalle autorità riguardo alla roulotte erano false e il complotto stesso era un “elaborato stratagemma ideato da criminali organizzati sia a livello nazionale che internazionale”.

Alcuni dettagli, come la facilità con cui è stata trovata la roulotte e l’assenza di un detonatore per gli esplosivi, hanno rafforzato i sospetti degli inquirenti.

La polizia ritiene che il piano fosse quello di acquistare la roulotte, riempirla di esplosivi e materiale antisemita e poi avvisare le autorità di un “imminente attacco terroristico contro gli ebrei australiani”.

Secondo Barrett, tale comportamento potrebbe essere stato motivato dal tentativo di ottenere benefici personali, come una riduzione di pena.

Diverse persone sono state identificate come parte del “falso complotto terroristico”, e l’AFP sta collaborando con le forze dell’ordine locali e internazionali in un ampliamento delle indagini.

“Indipendentemente dalle motivazioni di chi ha orchestrato questo falso complotto, l’effetto sulla comunità ebraica è stato allarmante”, ha osservato Barrett.

Ieri, la polizia del NSW, nell’ambito dell’operazione Strike Force Pearl, ha effettuato 14 ulteriori arresti.

Questa mattina, tutti i 14 arrestati sono stati incriminati con decine di capi d’accusa in relazione a una serie di episodi antisemiti avvenuti a Sydney. Tra questi, vi sono accuse per un attacco incendiario contro un asilo nido a Maroubra in data 21 gennaio e per atti di vandalismo con scritte su auto e su proprietà a Queens Park.