Molti la considerano l'ammazza Tesla, ma quanto c'è di vero in queste considerazioni? Scopriamolo insieme.

Questa è la Polestar 2, una berlina elettrica di medie dimensioni con una stretta parentela con la Volvo, visto che fa parte dello stesso mega gruppo cinese, Geely.

In questa recensione ci soffermiamo sul modello Long Range con singolo motore elettrico ($71,400), che si pone nel mezzo della gamma Polestar 2, alla cui base troviamo il modello Standard Range ($67,400), mentre al top troviamo la Long Range Dual Motor ($76,400).

Nella nostra test car troviamo poi il Pilot Pack ($3,500), che include i fari Matrix LED, i fendinebbia LED attivi in curva ed il cruise control adattivo con la funzione Pilot Assist, e il Plus Pack ($6,000) che include il sistema audio Harman Kardon a 13 altoparlanti, il tettino panoramico, i vetri posteriori affumicati, i sedili anteriori elettrici, la pompa di calore, volante, sedili posteriori ed i lava fari riscaldabili, l’accesso digitale attraverso lo smartphone e il portellone posteriore elettrico azionabile con il sensore per il piede. In un batter d’occhio il prezzo di listino è balzato ad $80,900, più spese di immatricolazione s’intende!

A livello estetico colpisce immediatamente la linea pulita e minimalista, tipica del design scandinavo. Linea di cintura piuttosto alta e giuste proporzioni fra i tre volumi.

E’ una vettura che attira l’attenzione dei passanti, ma non lo fa con effetti speciali, bensì attraverso la semplicità, e la razionalità con cui è progettata.

All'interno l'abitacolo è sicuramente accogliente e dal design moderno e piacevole sia alla vista che al tatto. Ottima la qualità dei materiali scelti per i rivestimenti e per le rifiniture, si ha subito l'impressione di trovarsi a bordo di una vettura di una classe distinta anche se, a questo prezzo, avremmo preteso un rivestimento premium per i sedili, almeno quelli anteriori.

Lo spazio non manca, viste le dimensioni abbastanza generose, ma il fatto che la Polestar 2 sia basata ancora su una vecchia piattaforma Volvo utilizzata sia per modelli elettrici che a combustione, significa che questi spazi non sono utilizzati nella maniera più efficiente come invece alcune delle concorrenti dirette.

Nel retro, spazio generoso sia per la testa che per le gambe, ma se avete intenzione di intraprendere lunghi viaggi, consigliamo di limitare a due i passeggeri adulti nel retro...

Il bagagliaio non è enorme, parliamo di 405 litri di capacità con i sedili eretti e 1095 litri con i sedili abbattuti. Sotto il pianale del bagagliaio posteriore, così come sotto il cofano anteriore troviamo uno spazio di circa 41 litri che è ideale per riporre il cavo per la ricarica, senza averlo tra i piedi.

A proposito di ricarica, ne approfittiamo per esporre un particolare che magari potrebbe togliervi qualche dubbio su questo tema. Comodo il lunghissimo cavo di ricarica che vi permette di ricaricare comodamente la vettura da una normale presa da 240 volt nel vostro garage. Non aspettatevi però miracoli: in una sessione di 8 ore, il livello della batteria è salito soltanto del 20%... Quasi obbligatorio a questo punto, installare un punto di carica da 11Kw (il massimo consentito dalla Polestar 2) che tuttavia aggiungerà diverse migliaia di dollari al prezzo di acquisto della vettura…

La semplicità dicevamo, è il pezzo forte della Polestar 2, e questo aspetto è ancora più evidente quando ci si appresta a guidarla. Le porte si aprono senza bisogno di togliere la chiave dalla tasca, si sale a bordo, piede sul freno, si innesta il cambio su Drive e si parte. Tutto qua!

E quando si arriva a destinazione è la stessa cosa. Si preme il pulsante P al centro della console et voilà, il gioco è fatto!

Minimalismo che domina anche il fattore guida: non è presente infatti nessuna modalità di guida, le uniche scelte che può fare il conducente sono limitate al controllo della trazione su Sport, regolare l’intensità delle frenata rigenerativa e poco altro.

Dal punto di vista della tecnologia, la Polestar 2 offre sia l'Apple Car Play che l'Android Auto, peccato però che entrambe siano ottenibili soltanto attraverso la connessione via cavo, una mancanza decisamente inaspettata per questo tipo di vettura.

Specie considerato il fatto che la Polestar è equipaggiata invece con la propria connessione internet, utilizzabile per accedere per esempio alla navigazione con Google Maps, o allo streaming della musica con Spotify. Questo grazie al sistema operativo nato dalla stretta collaborazione con Google che è piuttosto intuitivo e facile da utilizzare.

L’infotainment, come si può vedere, non è spettacolare come quello di altre vetture, ma svolge il proprio lavoro in maniera egregia e soprattutto non provoca distrazioni inutili. La selezione dei vari menù e funzioni è davvero semplice anche per chi non ha una certa pratica con la tecnologia.

Abbiamo apprezzato in modo particolare la schermata dedicata ai sistemi di assistenza alla guida, in modo da poter disattivare rapidamente quelli più odiati, come ad esempio quello del mantenimento della corsia, invece di ammattirsi e cercare di trovarli nei sottomenu come invece succede in altre vetture.

Al volante la Polestar 2 impressiona non tanto per le prestazioni, che sono discrete (0-100 Km/h in 6.1 secondi) quanto per la fluidità di marcia e per la ripresa, grazie a una sostanziale coppia di 490 Nm.

Certo, se guidate col piede pesante come noi, non aspettatevi di fare i 560 Km indicati sul cruscotto…

Un altro fattore che influisce pesantemente sull’autonomia di marcia è la guida in autostrada, dove le elettriche in generale non se la cavano benissimo in termini di consumi: ecco allora che in un batter d’occhio i 560 Km potrebbero trasformarsi in 450 Km e contribuire all’ansia da ricarica tipica delle vetture con la spina.

Il volante offre diverse modalità, ma abbiamo constatato che la Normal è quella più naturale. Lo sterzo rimane piuttosto preciso ed offre anche un discreto feedback al conducente. Il rollio è davvero ridotto al minimo, nonostante le oltre 2 tonnellate di peso a vuoto, grazie soprattutto all’ottimo sistema di sospensioni che mantiene la vettura piuttosto piatta in curva anche a discrete velocità.

Non siamo amanti delle vetture elettriche, chi ci segue lo avrà capito da tempo, ma dobbiamo ammettere che potremmo facilmente convivere con la Polestar 2 senza patemi d’animo.

Ci piace il design semplice ma sofisticato, la facilità con cui si guida e l’interazione fra conducente e la tecnologia incorporata nella vettura.

Ma è davvero l’ammazza-Tesla?

Secondo noi è piuttosto improbabile che la Polestar 2 superi la Tesla in termini di vendite o anche di popolarità, ma offre sicuramente una solida alternativa che in tanti farebbero bene a considerare.

Per quanto ci riguarda rimaniamo ancora scettici sulla praticità delle vetture elettriche per gran parte degli australiani, che nel fine settimana amano la vita all’aperto e i viaggi in posti più o meno remoti. Ma non abbiamo alcun problema ad ammettere che la Polestar 2 sia una tra le auto elettriche più complete e convincenti che abbiamo mai guidato. Alla prossima.

La video recensione è disponibile per tutti gli italiani d'Australia in esclusiva sulla piattaforma IL GLOBO TV https://tv.ilglobo.com/

Car supplied by

POLESTAR AUSTRALIA

Special thanks to

LAURISSA MIRABELLI