ROMA - Via libera dell’Aula della Camera al decreto che proroga, al primo ottobre 2025 per le medie imprese e al 31 dicembre 2025 per le piccole e micro-imprese, l’obbligo di stipulare una assicurazione contro i rischi catastrofali prevista nella manovra 2024. 

Il testo è stato approvato con 128 voti favorevoli, 79 astenuti delle opposizioni e nessun contrario, e ora passa al Senato per la seconda lettura. 

Il provvedimento prevede anche la sospensione per 90 giorni delle sanzioni per le altre imprese per le quali l’obbligo è entrato in vigore ad aprile e, durante la discussione in Commissione Ambiente della Camera, è stato previsto che anche gli immobili su cui è in corso una sanatoria o un condono dovranno essere assicurati contro le catastrofi. 

Per gli immobili in affitto, invece, l’indennizzo che spetta al proprietario andrà usato per ripristinare il bene danneggiato o distrutto. Nulla di fatto invece per l’ipotesi di rendere i costi delle polizze deducibili: la richiesta bipartisan non è passata, ma il governo non esclude di valutarla in manovra. 

L’assicuratore sarà tenuto ad assicurare contro le calamità naturali “esclusivamente gli immobili costruiti o ampliati sulla base di un valido titolo edilizio o la cui ultimazione risale a un periodo in cui il titolo edilizio non era obbligatorio”, ma sono ammissibili alla copertura anche gli immobili oggetto di sanatoria, o per i quali sia in corso un procedimento di sanatoria o condono. 

Gli immobili non a norma, che risultano quindi non assicurabili, non avranno diritto ad indennizzi e contributi pubblici. 

 Tra le novità approvate in commissione viene previsto anche il coinvolgimento del Garante per la sorveglianza dei prezzi che, insieme all’Ivass, svolgerà “la funzione di controllo e verifica, anche su segnalazione delle imprese", per "prevenire e arginare fenomeni speculativi sui premi assicurativi”.