MELBOURNE – Un nutrito gruppo di personaggi vicini al Partito laburista è approdato in posizioni retribuite nei consigli d’amministrazione degli enti per la gestione delle risorse idriche statali, a seguito di una serie di nomine decise dal governo Andrews ad appena tre mesi da un precedente giro di designazioni che aveva suscitato forti critiche.  

Proprio mentre l'ex vicepremier John Thwaites ha lasciato la presidenza di Melbourne Water, l’ex ministro della polizia e del governo locale dei governi Bracks e Brumby, Bob Cameron, è stato nominato presidente di Coliban Water. Cameron l'anno scorso era anche stato designato alla presidenza di WorkSafe Victoria.

Tien Kieu, ex rappresentante laburista alla Camera Alta per la regione metropolitana sud-orientale, è stato inserito nel consiglio di amministrazione di Greater Western Water. Kieu, professore universitario di fisica, è stato eletto in Parlamento nel 2018 e si era candidato di nuovo alle elezioni statali del 2022 mancando però la rielezione.

Ari Suss, ex consigliere di Steve Bracks e manager nelle aziende del gruppo Linfox di Lindsay Fox, è stato riconfermato nel consiglio di amministrazione di Yarra Valley Water, mentre Tony Alessi, candidato laburista per il seggio di Mildura nella tornata elettorale statale del 2018, continuerà nel suo ruolo di componente dell’ente di gestione del bacino idrografico del Mallee.

Un'analisi del Grattan Institute pubblicata lo scorso anno ha rilevato che il 12% dei ruoli retribuiti nei consigli di amministrazione degli enti pubblici in Victoria è ricoperto da persone di nomina politica, e che la maggior parte di questa ultime ha legami con l’ALP.

Pochi mesi dopo la pubblicazione di quell’analisi, l'ex vicepremier James Merlino era stato nominato presidente della Suburban Rail Loop Authority, l'ex ministro della Salute e delle Arti Martin Foley era stato designato alla presidenza di Alfred Health e della Melbourne Arts Precinct Corporation, e l'ex ministro della polizia Lisa Neville era approdata alla guida di Barwon Health.

Il governo statale in un comunicato ha precisato che il processo di selezione per queste nomine è stato monitorato da un comitato indipendente, e che grazie ad esse la percentuale di persone con retroterra linguistici e culturali diversi nei consigli d’amministrazione ha raggiunto il 19%.

La rappresentanza femminile nei consigli d’amministrazione pubblici è aumentata dal 38% nel 2014 al 57%, e il numero di persone d’origine aborigena è salito da 11 nel 2019 a 21 nel 2023.