MELBOURNE – Un guasto tecnico alla centrale a carbone di Yallourn, una delle principali centrali di produzione energetica del Victoria, ha messo fuori servizio un’unità produttiva dell’impianto, lasciando la rete elettrica in stato di allerta in un periodo, l’inizio dell’inverno, in cui si verificano forti picchi di consumo d’energia. L’impianto, situato nella Latrobe Valley e gestito da EnergyAustralia, fornisce circa il 20 per cento del fabbisogno energetico dello Stato.
L’incidente è avvenuto nelle prime ore di domenica mattina, quando, durante una manutenzione programmata, un condotto dell’aria dell’Unità 3 si è staccato dalla caldaia ed è precipitato al piano inferiore. EnergyAustralia ha confermato che nessun addetto è rimasto ferito e che l’ente regolatore WorkSafe Victoria è stato prontamente informato.
La compagnia ha fatto sapere che l’unità resterà fuori servizio per almeno due settimane e che sono in corso ispezioni su apparecchiature simili per prevenire ulteriori problemi. “Stiamo prendendo la questione molto seriamente. La priorità di EnergyAustralia è garantire la sicurezza del nostro personale”, ha ribadito l’azienda in una nota. Anche WorkSafe ha confermato che i propri ispettori valuteranno se sono necessarie ulteriori misure nel sito.
Il guasto colpisce la centrale in un momento delicato: l’inizio dell’inverno è uno dei periodi di massimo consumo di energia, e una riduzione della capacità produttiva può influenzare il bilanciamento della rete.
Secondo un dirigente del settore energetico, “sarà necessario monitorare attentamente le condizioni meteorologiche nelle prossime settimane. I depositi di gas sono pieni, quindi non ci sono problemi di capacità, ma l’effetto sui prezzi all’ingrosso sarà inevitabile”.
Sebbene l’evento non sia abbastanza grave da innescare interventi straordinari sul mercato o allarmi per blackout, il Victoria dovrà probabilmente fare maggiore affidamento sulle centrali a gas, che generano elettricità a un costo superiore rispetto a quelle a carbone o alle fonti rinnovabili.
Ciò potrebbe comportare un aumento dei prezzi all’ingrosso, con ricadute sulle bollette di famiglie e imprese.
L’incidente evidenzia una volta di più la fragilità delle centrali a carbone del Paese, molte delle quali – come Yallourn – sono ormai obsolete.
Secondo un recente rapporto di Reliability Watch, Yallourn ha registrato il più alto tasso di guasti tra tutte le centrali a carbone del Gippsland, con 18 interruzioni tra ottobre 2024 e marzo 2025, a fronte di sole cinque fermate programmate. L’incidente a Yallourn segue episodi simili avvenuti lo scorso anno presso gli impianti di Bayswater della AGL e di Eraring della Origin, entrambi nel New South Wales.
Attualmente Yallourn è l’impianto a carbone più vecchio ancora operativo nella Latrobe Valley. La sua chiusura definitiva è prevista per il 2028, ma eventi come questo mettono in dubbio la fattibilità del piano volto a mantenere in funzione questi impianti fino alla transizione completa verso fonti rinnovabili.
Negli ultimi anni, EnergyAustralia ha investito centinaia di milioni di dollari in interventi di manutenzione per prolungare la vita dell’impianto, ma la società non ha commentato sulle speculazioni secondo cui il recente guasto potrebbe alterare questi piani.