PERTH - I legali di Terence Darrell Kelly, 37 anni, avevano presentato ricorso contro la sua condanna a 13 anni e mezzo di carcere per aver rapito la bambina nel campeggio Blowholes, situato in un’area remota circa 70 km a nord di Carnarvon.
Nelle prime ore del mattino del 16 ottobre del 2021, Kelly era riuscito ad aprire la cerniera della tenda e a trascinare fuori la bambina senza svegliare i suoi genitori che le stavano accanto.
Le ricerche condotte dalla polizia e dai volontari erano durate 18 giorni quando, il 3 novembre, la bambina, dopo essere stata localizzata in un appartamento di Carnarvon, fu estratta illesa dalla proprietà.
Il rapimento da parte del 37enne aveva dato il via ad una delle più estese indagini e perquisizioni da parte della polizia nella storia dello stato, e la notizia aveva fatto il giro del mondo.
Nell’aprile del 2023, pronunciando la condanna di Kelly presso il tribunale distrettuale di Perth, la giudice Julie Wager aveva descritto la paura, l’angoscia e il trauma causati a Cleo e ai suoi genitori come “incommensurabili”.
“Diciotto giorni senza contatti o spiegazioni, e con ore in totale solitudine e senza accesso al mondo esterno, sono stati molto traumatici”.
In base alla sentenza, Kelly, che si era dichiarato colpevole di aver rapito Cleo, avrà diritto alla libertà condizionale dopo aver scontato 11 anni e sei mesi in carcere.
A febbraio, i suoi legali avevano sostenuto dinanzi alla Corte d’appello del WA che la sentenza era manifestamente eccessiva.
I legali avevano puntellato la richiesta di una riduzione della pena sull’affermazione del giudice Wager che aveva stabilito che Kelly si trovava sotto gli effetti dalle metanfetamine quando aveva rapito Cleo, per poi sostenere che la sentenza non aveva attribuito un peso adeguato all’infanzia di Kelly caratterizzata da privazioni e traumatica, e al suo stato di deterioramento mentale.
Oggi i tre giudici della Corte d’appello si sono dichiarati in disaccordo con questa tesi, respingendo il ricorso e confermando la pena.