LONDRA - L’Ucraina presenterà agli Stati Uniti una versione riveduta del proprio piano di pace, nel tentativo di riequilibrare la bozza di cessate il fuoco sostenuta da Washington e percepita da Kiev come troppo favorevole a Mosca.
Lo ha annunciato Volodymyr Zelensky dopo un incontro lampo a Londra con il premier britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz.
L’appuntamento, organizzato con urgenza, aveva lo scopo di rafforzare la posizione negoziale ucraina in un momento cruciale: la guerra si avvicina al quarto anno, le pressioni americane per arrivare rapidamente a un accordo si intensificano e il Cremlino insiste affinché Kiev accetti la cessione dei territori occupati.
Zelensky ha confermato che il piano rivisto contiene 20 punti, ma il fronte più complesso resta immutato. “Gli americani sono orientati alla ricerca di un compromesso - ha detto -. Ma sulle questioni territoriali non è stata ancora trovata alcuna intesa. L’Ucraina non può rinunciare a nessuna parte della propria terra”.
I leader riuniti a Downing Street hanno discusso anche dell’utilizzo dei beni russi congelati in Occidente. Estonia, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Polonia e Svezia hanno esortato l’Unione Europea ad accelerare per usare questi fondi a sostegno di Kiev, mentre Starmer ha ribadito che “qualsiasi cessate il fuoco dovrà essere giusto e duraturo”.
La bozza statunitense, circolata nelle scorse settimane, ha allarmato diverse capitali europee, spaventate dall’idea che l’Ucraina possa essere spinta ad accettare concessioni tali da destabilizzare l’assetto di sicurezza del continente. Washington sostiene di essere nella fase finale dei negoziati, ma segnali concreti di adesione da parte di Mosca e Kiev ancora non ci sono.
Zelensky, nel suo messaggio serale ai cittadini, ha parlato di una “nuova settimana diplomatica”, con priorità chiare: difesa aerea, sostegno economico a lungo termine e una posizione comune tra alleati prima di qualsiasi trattativa formale.
La situazione sul campo resta drammatica: le forze russe avanzano lentamente ma inesorabilmente a est, mentre le città ucraine affrontano blackout sempre più lunghi dopo gli attacchi mirati alla rete energetica.
Intanto, l’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, e Jared Kushner hanno presentato a Mosca una proposta americana aggiornata, per poi confrontarsi con una delegazione ucraina a Miami: discussioni “costruttive ma difficili”, secondo Zelensky, e senza progressi decisivi.
Trump aveva espresso “delusione” nei confronti del presidente ucraino, accusandolo di non aver letto a fondo l’ultima bozza americana. Un segnale, questo, di quanto rilevante resti la distanza fra le parti e di quanto il cammino verso una pace credibile sia ancora lungo e incerto.