ROMA - Gli attacchi israeliani alle postazioni di Unifil sono “rilevanti e gravissime, violazioni del diritto internazionale, non sono incidenti”, ha ribadito il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante l’informativa in Senato sui recenti attacchi in Libano.  

Il responsabile del dicastero difende l’operato della missione, e ribadisce che, secondo lui, “andare via ora non porterebbe alcun beneficio e minerebbe forse definitivamente la credibilità delle Nazioni Unite, la possibilità di soluzioni multilaterali nelle crisi del mondo”.  

Crosetto ribadisce quindi il suo appoggio al diritto alla difesa di Israele, rimarcando però di aver chiesto “di attenersi alle regole del diritto internazionale e di proteggere l’incolpevole popolazione civile, a Gaza come in Libano, ed il contingente Onu”. 

Quella della regione mediorientale, ha dichiarato il ministro, è una crisi caratterizzata dal superamento di diverse linee rosse nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale, e ha sottolineato anche che “un ulteriore aggravamento degli eventi, in parte già in atto sarebbe foriero di conseguenze drammatiche per tutti e genererebbe uno scenario che non avrebbe né vincitore né vinti con incalcolabili conseguenze per il Medio Oriente e probabilmente per gli equilibri mondiali”. 

Infine, Crosetto ha ribadito la posizione del governo italiano, che anche grazie alla visita di Giorgia Meloni in Libano programmata per questo venerdì, “continua a lavorare per una soluzione diplomatica che, per quanto difficile, resta l’unica possibile”.