PERTH - L’edizione 2025 della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo ha illuminato il Western Australia con una serie di iniziative che hanno trasformato scuole, biblioteche, centri culturali e comunità in un grande laboratorio dedicato alla lingua e alla cultura italiana.

Con il tema “Italofonia: lingua oltre i confini”, la XXV edizione dell’evento ha mostrato come l’italiano continui a essere una lingua viva, dinamica e profondamente radicata anche a migliaia di chilometri dall’Italia.

Nelle scuole primarie e secondarie di Perth, Bunbury, Fremantle e Albany, insegnanti e studenti hanno dato vita a una settimana intensa di attività che hanno valorizzato il potere espressivo dell’italiano e la sua capacità di creare connessioni. Aule e corridoi si sono riempiti di progetti multimediali, performance musicali, poesie, mappe digitali e percorsi interattivi che hanno coinvolto bambini e ragazzi di ogni età.

Un ruolo centrale lo hanno avuto gli strumenti digitali: attraverso applicazioni come Google Earth, gli alunni hanno potuto viaggiare virtualmente tra monumenti, piazze e paesaggi italiani, scoprendo come la lingua si intrecci con i luoghi e le storie del Paese. Gli studenti più grandi, invece, hanno partecipato a dibattiti e concorsi su come l’italiano agisca da ponte culturale tra popoli, generazioni e identità.

La Settimana ha coinvolto anche la comunità italo-australiana, che ha contribuito a trasformare l’iniziativa in un momento collettivo di memoria e condivisione. In collaborazione con WAATI - Western Australian Association of Teachers of Italian - e diversi istituti scolastici, è stato organizzato il concorso 'Fammi un Poster', rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie.

I partecipanti sono stati invitati a rappresentare, con creatività e originalità, il modo in cui l’italiano ispira la loro vita quotidiana in Australia. L’iniziativa ha riscosso grande successo, confermando il legame ancora vivo tra i giovani e la cultura italiana, anche nelle seconde e terze generazioni.

Le celebrazioni non si sono estese solo alle scuole, con visite ai Bocce Club di Perth e Fremantle, gli studenti e le famiglie hanno potuto conoscere da vicino una tradizione profondamente radicata nella cultura italiana. Le giornate trascorse tra partite di bocce, racconti di migrazione, storie familiari e pasti condivisi, hanno dato vita a momenti particolarmente sentiti, capaci di unire memoria, identità e dialogo intergenerazionale.

Parallelamente, la Settimana ha offerto occasioni di formazione per gli insegnanti che, attraverso laboratori e seminari online organizzati in collaborazione con la University of Western Australia, hanno approfondito i temi più attuali della didattica dell’italiano come lingua straniera.

Tra gli appuntamenti più significativi, ha avuto grande risonanza l’incontro con la professoressa Silvia Gilardoni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, intervenuta sul ruolo della ludodidattica nell’insegnamento delle lingue. Durante la conferenza, la docente ha illustrato come il gioco possa trasformare l’apprendimento in un’esperienza coinvolgente e autentica, facendo dell’aula un luogo di ricerca creativa e crescita personale.

La presenza di Gilardoni è stata resa possibile dalla stretta collaborazione tra la Cattolica, il dipartimento di Italian Studies della UWA e WAATI, a conferma del solido ponte che unisce il mondo accademico italiano con quello australiano.

Tra le iniziative dedicate ai membri WAATI, grande successo ha riscosso anche l’evento "WAATI Paint and Sip", negli spazi di Pears on Pottery, a Perth. Un pomeriggio dedicato al benessere dei docenti, tra pittura, conversazione in italiano, buon cibo e convivialità. L’appuntamento, molto partecipato, ha offerto un’occasione preziosa per staccare dalla routine scolastica e rafforzare la coesione di una comunità di insegnanti che svolge un ruolo fondamentale nella trasmissione della lingua italiana.

A coronamento della settimana, un evento speciale ha messo al centro la dimensione culturale e diplomatica dell’italiano. Il giornalista e reporter di guerra Sebastiano Caputo ha guidato una riflessione sul valore dell’italiano come strumento di soft power e dialogo internazionale.

Accanto a lui, John Kinder, unico membro dell’Accademia della Crusca residente nell’emisfero australe, ha presentato il volume ufficiale realizzato dalla Crusca per l’edizione 2025 della Settimana. L’incontro è stato aperto dalla professoressa Maria Rosaria Francomacaro, lettrice MAECI alla UWA, e si è concluso con l’intervento di Alessandro Vero, presidente della Società Dante Alighieri WA, alla presenza del console d’Italia in Western Australia, Sergio Federico Nicolaci, che ha ribadito l’importanza della lingua come ponte tra culture e comunità. 

“L’italiano non è solo grammatica o lessico: è emozione, storia e connessione”, ha ricordato una docente durante la chiusura delle celebrazioni. Una lingua che continua a vivere con forza nelle scuole, nelle famiglie e nelle comunità australiane, una lingua che unisce, che racconta e che ispira. Una lingua che davvero va oltre ogni confine.