L’8 marzo è la giornata internazionale delle donne, data in cui si ricordano le lotte dei movimenti femminili. La data rimonta a una protesta delle operaie di San Pietroburgo che marciarono chiedendo di porre fine alla guerra nel 1917.

Vi proponiamo dieci film italiani che raccontano la donna in modo particolare. Alcune di queste storie sono commedie romantiche, altre vicende corali o drammi epici. Alcune sono nate dalla visione di registe donne, altre invece sono raccontate attraverso le interpretazioni di grandi dive del cinema o di giovani promesse.

Ambientate tutte in luoghi ed epoche molto diversi tra loro, trovano punti in comune nei problemi sociali e personali che le donne di queste storie devono affrontare.

Poli industriali, isole deserte e grandi metropoli sono lo scenario di storie romantiche o di lotta politica (o magari entrambe)

La Califfa

Nel 1970 Romy Schneider interpreta La Califfa (nome con cui in Emilia viene chiamata una donna volitiva), la vedova di un operaio ucciso durante uno scontro con le forze dell'ordine che diventa un’appassionata portavoce delle proteste sindicali, e nemica dell'industriale Doberdò – interpretato da Ugo Tognazzi - proprietario della fabbrica dove lavorava il marito.

Dramma politico e passione si intrecciano, sullo sfondo dell’Italia delle proteste operaie degli anni Settanta, con una protagonista dal carattere forte e una grande cuore. Da un romanzo, omonimo, di Alberto Bevilacqua. 

Romy Schneider è La Califfa.

Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto

Anche questa commedia del 1974 di Lina Wertmüller, prima regista donna a essere stata candidata all’Oscar, ha come protagonisti due personaggi antagonisti tra cui scoppia una grande passione.

Mariangela Melato interpreta una ricca signora di Milano che naufraga su un’isola deserta del Mediterraneo assieme con un marinaio siciliano comunista, interpretato da Giancarlo Giannini. Lei che è scontrosa, prepotente e snob, si ritrova in una situazione in cui il suo potere economico non ha valore, esperienza che cambierà la sua visione del mondo e del rustico compagno di sventura.

C’è ancora domani

Opera prima di Paola Cortellesi, famosa attrice e conduttrice italiana che debutta in regia con un grande successo di pubblico e gli applausi della critica. Con un forte messaggio sociale, grandi interpretazioni, ritmo coinvolgente e una bellissima fotografia “C’è ancora domani” è stato il film italiano più visto del 2023.

Ambientato nel dopoguerra, è stato girato in bianco e nero come omaggio al neorealismo e ai racconti delle nonne, di cui spesso solo abbiamo come riferimento visivo le vecchie foto di famiglia senza colori. 

È la stessa Cortellesi a interpretare il personaggio principale, una donna sposata con un uomo violento, che cerca di salvare la figlia dal compiere lo stesso errore.

Una femmina 

Opera prima del giovane regista calabrese Francesco Costabile ed esordio dell’attrice Lina Siciliano, una calabrese dallo sguardo intenso che è stata scoperta da Costabile in una casa-famiglia. È lei il fulcro di questo film, basato su eventi realmente accaduti, tra cui l'assassinio di Maria Concetta Cacciola, che aveva provato a spezzare la catena della 'Ndrangheta (la mafia calabrese) diventado collaboratrice di giustizia.

Una femmina racconta la storia di Rosa, ragazza nata in una famiglia mafiosa che cerca di liberarsi dal controllo della ‘Ndrangheta, tra le più potenti e violente organizzazioni criminali.

Durante la Settimana del cinema italiano 2023 a  Buenos Aires, lo stesso Costabile, presente durante la prima del film, ha voluto sottolineare il valore politico della sua opera. “È un film di denuncia che io dedico alla mia terra, la Calabria, perché merita un riscatto, ed è bello che questo riscatto passi proprio attraverso le donne che hanno cominciato a denunciare la mafia” ha spiegato agli spettatori in sala.

Lina Siciliano in una scena di "Una femmina".

Ieri oggi e domani

Un classico del cinema internazionale di De Sica, Ieri, oggi e domani ha vinto l’Oscar come miglior film straniero nel 1965, anche grazie al talento di Sophia Loren, che con questo film ha dato nuovamente prova delle sue abilità interpretative mettendosi nei panni di tre donne molto diverse tra loro. Il film è diviso in tre parti che raccontano storie ambientate in tre città italiane, ma che hanno sempre come protagonisti la coppia Sofia Loren – Marcello Mastroianni. 

Il primo capitolo, Adelina, è ambientato a Napoli e riguarda una venditrice abusiva di sigarette che per non essere arrestata ricorre a una serie ininterrotta di gravidanze.  

Il secondo, Anna, è ambientato a Milano, dove una ricca donna sposata ha una relazione con un uomo di rango inferiore.

Mara racconta la storia di una prostituta romana di cui si innamora perdutamente un giovane seminarista. Questo capitolo regala bellissime fotografie di Piazza Navona, su cui si affaccia l’appartamento della protagonista.

Pane e tulipani

Questo film del 2000 ebbe un grande successo raccontando una storia semplice e quotidiana e ha conquistato il pubblico che probabilmente che si è rispecchiato nei personaggi.

La protagonista è Rosalba, una casalinga di Pescara che vive una vita senza preoccupazioni, ma non è veramente felice. Durante un’escursione con la famiglia viene dimenticata in un autogrill, e coglie l’occasione per scappare a Venezia, città che ha sempre voluto visitare, dove incontrerà nuovi amici che la aiuteranno a riscoprire se stessa al di fuori dal ruolo di madre e moglie.

La prima cosa bella

Il film è ambientato a Livorno durante gli anni Settanta e a nel presente. Anna ha due figli e nonostante le difficoltà che si ritrova ad affrontare non perde mai la forza d’animo. Ai bambini non manca l’attenzione e l’affetto materno, ciò nonostante il figlio non riesce a convivere con l’ingombrante personalità di Anna e si allontana da lei nell’adolescenza. Ora adulto, rivisita il rapporto conflittuale con sua madre attraverso i ricordi d’infanzia.

Il regista Paolo Virzì compone il ritratto di una donna solare, piena di vitalità e dolcezza, la cui ingenuità e vanità la portano però a fare sistematicamente scelte sbagliate. 

Il personaggio di Anna è interpretato da Stefania Sandrelli e Micaela Ramazzotti.

Primadonna

Il film è l’opera prima della regista Marta Savina, che ha partecipato della Settimana del cinema italiano a Buenos Aires nel 2023.

Primadonna è basato sulla storia vera di Franca Viola che nel 1965 è passata alla storia opponendosi alla consuetudine del matrimonio riparatore, riprendendo le vicende realmente accadute ma non in modo strettamente biografico. 

Con una visione realista ma portata sullo schermo in chiave attuale, Primadonna è la storia di una ragazza che attraverso un gesto privato porta un intero Paese a una rivoluzione politica e a un cambio culturale. 

Come la stessa Savina ha spiegato durante la sua visita in Argentina, questo personaggio non è lo stereotipo di eroina femminile odierno. “Oggi si parla tanto di femminismo e di donne forti, e sembra quasi che per essere riconosciute come donne che contano si deve essere per forza dure e decise, ma tutti siamo vulnerabili” ha dichiarato la regista in quell'occasione.

Tutta colpa di Freud

Le vite sentimentali di tre sorelle sembrerebbero non avere punti in comune… Sara è una donna lesbica che torna dagli Stati Uniti decisa a diventare etero dopo l'ennesima delusione amorosa; Marta è una giovane dalla vita tranquilla che incontra un uomo misterioso; Emma è una diciottenne che si innamora di un architetto cinquantenne e sposato.

Le tre donne hanno personalità molto diverse ma tutte si confidano e cercano consiglio dal padre psicoanalista, che cerca di aiutarle con le loro pene d’amore, ma in fondo si rivela ugualmente confuso in materia.

Adattamento del 2014 dell'omonimo romanzo di Paolo Genovese, che è anche regista del film.

La città delle donne

Uno degli ultimi – e forse il più controverso – film di Federico Fellini (1980), è anche uno dei più impressionanti esteticamente e interessante da analizzare. La trama del lungometraggio gira per intero attorno alla percezione del regista sul mondo femminile, narrata attraverso le vicissitudini del suo alter ego interpretato – come spesso nei suoi lavori – da Marcello Mastroianni.

Marcello Snàporaz è un uomo di una certa età che nel seguire una possibile conquista si imbarca in un viaggio dentro un universo onirico pieno di donne che sono a volte personaggi sensuali, altre volte minacciose... soprattutto quando le incontra in gruppi numerosi. Per scandalizzarsi, ma anche per riflettere sulla percezione della donna quando esce dal ruolo di musa, madre o amante.