LONDRA - Oltre 400 presunte vittime, sei di esse residenti in Australia, si sono messe in contatto con un ufficio legale per denunciare abusi sessuali e violenze carnali subite da Mohamed Al Fayed, il miliardario egiziano morto l’anno scorso all'età di 94 anni.

Secondo il legale Dean Armstrong, una recente inchiesta della BBC ha rivelato che Al Fayed avrebbe abusato sessualmente delle dipendenti del suo grande magazzino Harrods a Londra, costringendole a sottoporsi a controlli medici e minacciandole per dissuaderle dal denunciarlo.

“Il numero di abusi perpetrati da Al Fayed, e facilitati da chi gli stava attorno, continua purtroppo a crescere”, ha dichiarato Armstrong in una conferenza stampa tenuta a Londra.

Harrods, interpellato da Reuters, ha riferito dichiarazioni precedenti in cui esprime “sdegno” per le accuse e ha avviato un programma di risarcimenti per eventuali ex dipendenti coinvolte. Tuttavia, alcuni legali hanno espresso critiche nei confronti del programma, affermando che molte vittime non si sentono a proprio agio nel chiedere risarcimenti a una struttura coinvolta nella serie di abusi.

Bruce Drummond, un secondo legale, ha precisato che le accuse provengono da donne di tutto il mondo: principalmente dal Regno Unito, ma anche da Stati Uniti, Australia, Malesia, Spagna e Sudafrica.

“Si tratta di abusi su scala industriale”, ha detto Drummond, aggiungendo che gli abusi non si sarebbero limitati a Harrods, ma sarebbero avvenuti anche in altre proprietà di Al Fayed, come il Fulham Football Club, il Ritz di Parigi e una tenuta nel Surrey.

Alcuni legali hanno dichiarato che l’inchiesta della BBC ha incoraggiato molte donne a parlare solo dopo la morte di Al Fayed. Secondo quanto riferito dal Financial Times, quattro presunte vittime hanno abbandonato il programma di risarcimento gestito da Harrods per timori di conflitti di interesse e di scarsa trasparenza.