ROMA - È stato disposto il regime di 41 bis per Elvis Demce, considerato una figura di primo piano del narcotraffico a Roma e nell’area dei Castelli.
Il provvedimento, deciso pochi giorni prima di Natale, rappresenta il primo caso di “carcere duro” applicato a un esponente dei gruppi di narcos albanesi attivi nella Capitale.
Demce è detenuto da tempo e sta scontando una condanna definitiva a 15 anni e 4 mesi per traffico di droga, oltre a un’altra, non definitiva, a 18 anni e mezzo per il tentato omicidio di Alessio Marzani, ferito a colpi d’arma da fuoco nell’ottobre del 2020.
La decisione sul 41 bis arriva al termine di indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma e dai carabinieri del Nucleo investigativo, secondo cui Demce avrebbe continuato a esercitare il suo ruolo criminale anche dal carcere.
Nel luglio scorso è stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare: gli inquirenti ritengono che impartisse ordini per sequestri ed estorsioni, prendendo di mira un commerciante d’auto per ottenere informazioni su un gruppo rivale legato a Fabrizio Fabietti.
Un contesto criminale che richiama vecchi equilibri della mala romana, con il comune riferimento a Fabrizio Piscitelli, detto “Diabolik”, ucciso da un sicario nel 2019 al parco degli Acquedotti.
Sempre a luglio, il giorno dopo l’esecuzione della nuova ordinanza, un ordigno è stato trovato nei pressi dell’abitazione della famiglia di Demce, episodio che ha rafforzato il sospetto di nuovi assetti e tensioni nel panorama criminale romano.