LIVERPOOL - L’omicidio plurimo era avvenuto lo scorso anno a Southport, nel nord-ovest dell’Inghilterra, durante un evento a tema  ispirato a Taylor Swift.

Il 29 luglio 2023, Rudakubana, allora 17enne, nato da due rifugiati ruandési, aveva fatto irruzione nella sala multifunzioni frequentata da 26 bambine di età compresa tra i sei e i nove anni, che stavano realizzando braccialetti dell’amicizia, per poi avventarsi su di loro in un attacco portato a colpi di coltello.

Le vittime, Bebe King (6 anni), Elsie Dot Stancombe (7 anni) e Alice Dasilva Aguiar (9 anni), sono morte sul posto, mentre altre 10 persone, otto bambine, una insegnate e un passante intervenuto nel tentativo di portare soccorso erano rimaste ferite.

Il procuratore Deanna Heer, in aula presso la Liverpool Crown Court, ha descritto i particolari agghiaccianti dell’accaduto, rivelando che alcune bambine avevano subito decine di ferite da taglio portate nel tentativo di decapitarle. Una delle sopravvissute è stata accoltellata più di 30 volte dopo aver cercato di scappare.

Dopo l’arresto, Rudakubana ha dichiarato: “È un bene che quelle bambine siano morte, sono così felice”. Heer ha spiegato che l’aggressore aveva un’ossessione per la violenza e il genocidio, ma il crimine non è stato classificato come terrorismo poiché non legato a ideologie specifiche.

La giudice Julian Goose ha stabilito che Rudakubana dovrà scontare almeno 52 anni in carcere, sottolineando che probabilmente non sarà mai rilasciato.

L’attacco aveva scosso profondamente il Regno Unito, portando a proteste e violenze duramente represse in diverse città. Il governo Starmer ha avviato un’inchiesta pubblica per comprendere come il sistema abbia potuto fallire, dato che il giovane era già stato segnalato più volte alla polizia.

Uno degli inquirenti, Jason Pye ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime, dichiarando: “Spero che questa sentenza possa dar loro almeno un minimo conforto”.