BUENOS AIRES - In occasione del 79° anniversario della nascita Repubblica Italiana, il Consolato Generale a Buenos Aires ha organizzato una serata speciale nel Teatro Coliseo, luogo simbolico dell’incontro culturale tra Italia e Argentina. 

A presentare la serata è stata Cecilia Bonelli, ex modella, giornalista e conduttrice sportiva del canale Espn. Il pubblico ha partecipato con entusiasmo a questa celebrazione, che si conferma come uno dei momenti più attesi dell’anno per la comunità italiana a Buenos Aires. 

L’evento ha rappresentato un momento particolarmente significativo: è stata infatti l’ultima Festa della Repubblica celebrata a Buenos Aires dall’Ambasciatore Fabrizio Lucentini, che concluderà ad agosto il suo mandato nel Paese.  

Il Console Generale Carmelo Barbera gli ha rivolto parole di grande affetto e riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni, sottolineando il suo impegno costante nel rafforzare i legami istituzionali e culturali tra Italia e Argentina.  

Nel suo intervento, Barbera ha colto l’occasione per spiegare le funzioni fondamentali del Consolato, in un momento particolarmente delicato per gli italo-discendenti, segnato dalle discussioni sulla nuova legge sulla cittadinanza che ne circoscrive la trasmissione.  

Barbera ha sottolineato che il lavoro del Consolato non si limita alla gestione delle pratiche amministrative, ma comprende anche l’assistenza concreta ai connazionali in difficoltà, in particolare agli anziani e alle persone in situazioni di vulnerabilità.  

Tra i traguardi raggiunti quest’anno, ha ricordato con soddisfazione la riapertura del Consolato onorario a San Isidro, che rafforza la rete istituzionale sul territorio, e l’ingresso della scuola Ugo Foscolo di Ituzaingó (nel conurbano ovest) tra gli istituti italiani paritari, a testimonianza dell’impegno costante nella promozione della lingua e della cultura italiana. 

L’Ambasciatore Lucentini ha colto l’occasione per salutare e ringraziare la comunità italo-argentina. Nel suo intervento ha sottolineato l'importanza della partecipazione attiva alla vita sociale e politica, ricordando il 2 giugno 1946 come il momento in cui “uomini e donne del nostro Paese furono chiamati a decidere il futuro dell’Italia”.

“La speranza non può tradursi soltanto in un’attesa inoperosa. La speranza siamo noi. Il nostro impegno. La nostra libertà. Le nostre scelte”, ha concluso, citando le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Durante l’evento sono state consegnate le onorificenze dell’Ordine della Stella d’Italia, un riconoscimento del presidente della Repubblica, a cittadini che si sono distinti nelle loro professioni e nella promozione del sistema Italia o della cultura italiana.  

Quest’anno la “spilla simbolica” è stata conferita a due figure storiche della collettività italiana: padre Sante Cervellin, parroco della chiesa Santuario Madre de los Inmigrantes (nel quartiere La Boca) e anima della rivista La voce d’Italia, e Giuliana Marina Emma Rho, portatrice di una storia paradigmatica di emigrazione. Dopo anni di lavoro alla Techint di Campana, distretto industriale della provincia di Buenos Aires, ha dedicato la propria vita alla promozione della lingua italiana come direttrice della locale Dante Alighieri. 

Il riconoscimento è stato poi consegnato a María Soledad Acuña, ex ministra dell’Educazione della città di Buenos Aires, per il suo impegno nella diffusione della lingua italiana nelle scuole pubbliche della capitale.  

Ha ricevuto l’onoreficenza anche il conduttore e attore Gabriel Corrado, che promuove la memoria storica dell’immigrazione italiana, condividendo la sua esperienza personale e collaborando instancabilmente con le istituzioni italiane. 

È stata consegnata la Stella d’Italia allo scultore Biagio Gurrieri, scultore italiano di grande prestigio, autore di opere che hanno dato un’impronta distintiva alla città e che, tra il 1983 il 1992, ha diretto il dipartimento Monumenti e opere d’arte di Buenos Aires. 

Infine, Juan Carlos Mario Spini, ingegnere dell’azienda Camuzzi, è stato decorato come Maestro del Lavoro per il suo contributo a importanti progetti di responsabilità sociale e al miglioramento delle condizioni dei dipendenti e alla sicurezza degli operai. 

Durante l’evento è stato lodato anche il grande lavoro svolto da Elisabetta Riva, direttrice artistica del Teatro Coliseo, per la qualità delle proposte culturali e per la dedizione con cui ogni anno collabora con le istituzioni italiane nella realizzazione degli eventi. Un grazie che è anche un saluto: Riva, infatti, è in partenza per Bologna, dove ricoprirà l’incarico di Sovrintendente del Teatro Comunale. 

In particolare, è stato ricordato come il Colieseo sia stato recentemente restaurato con grande cura, restituendogli nuovo splendore e rafforzandone il ruolo di punto di riferimento culturale per la comunità italo-argentina. 

La serata si è conclusa con un concerto del cantautore Vinicio Capossela dal titolo La odisea del cocoliche, studiato apposta per questo appuntamento.

La registrazione dell’evento sarà disponibile online dal 14 giugno sui canali YouTube del Teatro Coliseo e del Consolato Generale d’Italia.