È dal marzo 2020 che i confini del Paese sono chiusi a causa dell’emergenza coronavirus, solo il rilascio di una esenzione speciale consente di lasciare l’Australia. Di tale esenzione presto non ci sarà più bisogno, allo scoccare del raggiungimento dell’80% della popolazione vaccinato con doppia dose il governo federale rilascerà il passaporto per i viaggi e una applicazione collegata allo Australian Immunization Record che i cittadini vaccinati potranno esibire all’estero.

Il primo ministro ha dichiarato ieri che l’adozione della quarantena domestica (a casa propria) e delle applicazioni che dimostrano l’avvenuta vaccinazione sono quanto necessario a far sì che i viaggi internazionali tornino ad operare: “Per consentire agli australiani (quelli vaccinati) di viaggiare di nuovo all’estero ed agli australiani vaccinati di rientrare in Australia, per consentire alle persone di spostarsi, deve comiciare a funzionare la quarantena domestica – ha detto Morrison –. I lettori del codice QR, già in uso in ogni Stato, devono essere modificati per poter mostrare se qualcuno sia stato vaccinato o meno. Ci stiamo lavorando su assieme agli Stati e ai Territori per realizzarlo”.

Le dichiarazioni del primo ministro giungono nel momento in cui i due Stati più popolosi del Paese, NSW e VIC, stanno lottando contro la nuova ondata, particolarmente contagiosa, della variante Delta del coronavirus e mentre il piano nazionale di vaccinazione ha preso lo slancio desiderato.

All’aggiornamento di oggi, giovedì, il 64,6% della popolazione australiana idonea ha ricevuto almeno una dose di un vaccino e il 39,7% è completamente vaccinato.

Il governo federale, in conformità alla fase C del piano Doherty di uscita dall’emergenza, ha indicato che gli australiani potranno tornare a viaggiare all’estero quando l’80% di essi sarà stato vaccinato con doppia dose.