PARIGI - Dal 22 al 27 maggio 2025 la capitale francese ospiterà la quarta edizione del festival Canzoni&Parole, nato per promuovere la lingua italiana attraverso la musica e ormai appuntamento fisso per appassionati ed esperti del settore. Saranno sei giorni di concerti, incontri e spettacoli, con un’attenzione particolare alla figura di Gianmaria Testa, cantautore piemontese molto amato in Francia, al quale l’edizione di quest’anno sarà dedicata.

A raccontare la storia e l’evoluzione di questo progetto è Rambaldo degli Azzoni Avogadro, cofondatore e direttore artistico del festival, italiano trapiantato a Parigi, con alle spalle una lunga esperienza nella produzione di eventi culturali e musicali. “Sono nato a Padova, ma ho vissuto a Roma, oltre che a Orvieto, in Umbria”, racconta. “Nel 2010 mi sono trasferito a Parigi, continuando a lavorare nel campo che amo: l’organizzazione di concerti e festival”.

Degli Azzoni Avogadro non è musicista di professione, anche se la passione per la musica lo accompagna da sempre. “Ho iniziato quarant’anni fa con un club musicale in provincia di Belluno. Da allora ho curato l’organizzazione di eventi legati alla canzone d’autore, al jazz e ad altri generi musicali, soprattutto in Veneto, Umbria e Lazio”.

Nel tempo, a questa attività si è aggiunta anche un’esperienza discografica, non priva di sfide: “Ho fondato l’etichetta Storie di Note, proprio quando nasceva Napster, quindi nel periodo peggiore per chi produceva dischi fisici! L’etichetta esiste ancora oggi, registrata in Francia, anche se ora la produzione è molto ridotta e mi dedico principalmente alla parte concertistica”.

Il festival Canzoni&Parole nasce da una serie di incontri e relazioni sviluppate proprio a Parigi, grazie all’attività di promozione di artisti italiani nel panorama francese. “Inizialmente organizzavamo incontri sporadici tra cantautori e studenti di italiano nei licei francesi”, spiega Degli Azzoni Avogadro. “Poi, durante la pandemia, con il supporto dell’associazione Musica Italiana e di un professore francese molto appassionato di canzone d’autore – che aveva scritto la sua tesi su Francesco Guccini e che oggi presiede l’associazione APIRP (Association des Professeurs d'Italien de la Région Parisienne) – abbiamo pensato di creare qualcosa di più solido: un festival che unisse l’insegnamento della lingua italiana alla scoperta della canzone d’autore”.

La prima edizione si è tenuta nel 2022, con dieci artisti italiani coinvolti in un progetto didattico articolato: una fase preparatoria online con le scuole, seguita da incontri e concerti a Parigi. “Non è stato semplice - ammette il direttore artistico - soprattutto per l’uso massiccio degli strumenti digitali, ma è stata una straordinaria esperienza umana e culturale”.

Il cuore del festival è rappresentato dall'incontro collettivo che si svolge ogni anno presso il teatro del liceo Jacques Decour, dove circa 200 studenti incontrano dal vivo gli artisti con cui avevano lavorato online, dando vita a un momento di condivisione e musica dal forte impatto emotivo. “È straordinario vedere studenti di tutto il mondo cantare insieme canzoni italiane, emozionarsi, scoprire il significato profondo dei testi”, racconta Degli Azzoni Avogadro. Seguono poi due serate di concerti pubblici, in cui si esibiscono quattro artisti per sera.

Quest’anno, il festival rende omaggio a Gianmaria Testa, cantautore che ha trovato in Francia uno dei suoi pubblici più affezionati. “La sua carriera è esplosa qui a metà degli anni ’90, quando ancora in Italia era quasi sconosciuto”, spiega Degli Azzoni Avogadro. Domenica 25 maggio, al Café de la Danse – storico palco parigino calcato più volte da Testa – tredici cantautori interpreteranno alcuni dei suoi brani più amati, accompagnati da racconti di amici e collaboratori che ne ripercorreranno la carriera, dagli inizi come capostazione nella provincia di Cuneo ai concerti all’Olympia di Parigi.

Oltre al concerto-tributo, il festival ospiterà la proiezione di un documentario francese dedicato a Testa, realizzato nel 2004, e uno spettacolo speciale intitolato Schiena dritta. Per Gianmaria Testa, a cura del giornalista e critico musicale Guido Festinese.

Nonostante il forte legame con la comunità italiana di Parigi, l’obiettivo del festival resta quello di raggiungere sempre più pubblico francese: “Per noi è fondamentale far scoprire la canzone italiana a chi studia e ama la nostra lingua e la nostra cultura”.

La locandina con la programmazione del Festival.

Sul palco quest’anno saliranno artisti affermati ed emergenti, tutti con una solida carriera alle spalle. Ci sarà Teresa De Sio, storica voce della musica napoletana che torna sulle scene dopo due anni di assenza, Bobo Rondelli, poeta e cantautore livornese di grande intensità, Mario Castelnuovo, figura storica di Sanremo, e la giovane e promettente Anna Castiglia. “Gli artisti portano il loro repertorio originale, e il lavoro didattico con le scuole ruota attorno ai loro testi e ai contenuti culturali che esprimono”, precisa il direttore artistico. “Non seguiamo una selezione rigida, ma scegliamo artisti che abbiano almeno due album pubblicati e una credibilità solida”.

In attesa dell’apertura ufficiale, il festival si presenterà al pubblico già domani, martedì 29 aprile, con un’anteprima speciale all’Espace Jemmapes, sala che ha segnato la nascita del festival nel 2022. Protagonista della serata sarà Celia Reggiani, pianista, cantautrice e figlia del celebre Serge Reggiani, che proporrà un concerto di chanson française, reinterpretando i grandi autori come Léo Ferré, Georges Moustaki e Serge Gainsbourg. Un evento simbolico che inaugura sei giorni all'insegna della musica, delle parole e dell'incontro tra culture.