VIBO VALENTIA – La durata media di un processo di lavoro nel circondario di Vibo Valentia, capoluogo di provincia di una Regione dove nei giorni scorsi il presidente del Consiglio Antonio Conte ha annunciato l’intenzione di varare un piano per il Sud, arriva a sette anni.
A lanciare l’allarme è stato l’avvocato Giovanni Malinconico, coordinatore dell’Organismo congressuale forense, l’organo di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana. “Nel corso del nostro viaggio nella giustizia italiana e raccogliendo dati dalla Calabria, abbiamo raccolto l’accorato appello del presidente dell’Ordine degli avvocati vibonesi, Domenico Sorace, che ha scritto al ministro della Giustizia – ha proseguito Malinconico – un appello purtroppo inascoltato”.
Va solo leggermente meglio in altri distretti. A Lamezia Terme la durata media di un processo del lavoro in primo grado è di circa quattro anni, a Catanzaro la carenza o l’avvicendamento dei magistrati fa sì che le cause vengano rinviate a data da destinarsi e che i ruoli vengano coperti da magistrati onorari.
“La durata abnorme dei procedimenti costituisce un esempio da manuale al contrario di denegata giustizia. Si negano i diritti dei lavoratori, che aspettano anni per ottenere ragione, si negano i diritti dei datori di lavoro, che in caso soccombano si vedono condannati a pagare cifre abnormi che fanno saltare per aria bilanci e attività conducendole al fallimento. Al procuratore Gratteri che di recente invitava la società civile a rioccupare gli spazi liberati dalla criminalità grazie all’operato della magistratura, rispondiamo che la realtà purtroppo è anche questa”, ha concluso Malinconico.