MONTEPAGANO (Teramo) -  Artigiano in pensione, da circa tre anni in un albergo rosetano in seguito al terremoto del 30 ottobre 2016, è potuto finalmente tornare con la famiglia nella sua casa a Montepagano (nella foto), adiacente al campanile. È stata firmata l’ordinanza di revoca dello sgombero dal sindaco Sabatino Di Girolamo, che dispone l’immediato rientro dell’uomo nella propria abitazione “poiché non sussistono più le condizioni di inabitabilità così come era stato ordinato con il precedente provvedimento del 7 novembre 2016”. Il 30 ottobre 2016 ci fu il terribile terremoto che coinvolse tutto il centro Italia, e molti centri storici furono danneggiati. A Montepagano fu dichiarato pericolante il campanile, e di conseguenza le case adiacenti furono sgomberate e i residenti sistemati in un albergo di Roseto degli Abruzzi. Mentre alcuni rientrarono dopo pochi mesi, il pensionato, Giancarlo Rapagnà, fu costretto a restare in albergo data l’adiacenza della sua abitazione, che necessitava di lavori, con la torre campanaria. Nel frattempo, la ditta incaricata dal Comune ha eseguito i lavori di messa in sicurezza del campanile, e sono stati eseguiti, inoltre, anche i lavori nell’abitazione di Rapagnà. Nei prossimi giorni, dunque, la famiglia potrà rientrare a casa. Sul campanile, però, erano previsti anche i lavori, da parte del ministero dei Beni culturali, per la riduzione della vulnerabilità sismica e restauro (per la completa messa in sicurezza dunque) per un importo di circa 523.000 euro. Lavori che, però, non sono stati ancora eseguiti.