La settimana scorsa, presso il consolato d’Italia a Brisbane, si è tenuto un seminario informativo rivolto ai nuovi arrivati italiani in Queensland. L’evento, organizzato per accogliere e orientare chi ha scelto di trasferirsi recentemente in Australia, ha visto la partecipazione di figure chiave della comunità italiana, offrendo un’introduzione a questioni legali, consolari e culturali.

Rosaria Vecchio, presidente del ComItEs (Comitato degli Italiani all’Estero) di Brisbane, ha aperto il seminario, spiegando il ruolo fondamentale del comitato da lei presieduto nel rappresentare e sostenere gli italiani in Australia. Vecchio ha sottolineato come il ComItEs s’impegni a promuovere attività culturali, educative e sociali per la comunità italiana, invitando i nuovi arrivati a partecipare attivamente alla vita del comitato stesso e a sfruttare le opportunità di connessione e supporto. A seguire, i membri del ComItEs, Salvatore Gerbino e Maria Cupo, hanno accolto i partecipanti, incoraggiandoli a unirsi alla comunità locale e condividere esperienze e supporto.

La console Luna Angelini Marinucci ha successivamente approfondito alcuni temi del Rapporto Italiani nel Mondo 2024 (RIM 2024), curato dalla Fondazione Migrantes, che evidenzia come l’Australia sia una delle principali mete degli italiani all’estero, con circa 56.881 italiani registrati al 2024, molti dei quali risiedono proprio in Queensland. Durante il suo intervento, la console ha espresso un sentito rammarico nel notare quante persone, soprattutto giovani e altamente qualificate, lascino l’Italia ogni anno, portando il loro talento all’estero. Ha evidenziato che questo flusso d’emigrazione rappresenta una perdita preziosa per il Paese, che si vede privato di giovani risorse che potrebbero contribuire alla crescita e al futuro dell’Italia. Angelini Marinucci ha anche illustrato come l’attuale situazione demografica e lavorativa in Italia, analizzata nel rapporto, evidenzi una carenza di opportunità per i giovani, spingendoli spesso a cercare altrove migliori condizioni di vita e di lavoro. Tuttavia, ha voluto rimarcare anche i vantaggi e le agevolazioni che il nostro Paese mette a disposizione per chi, dopo aver trascorso anni all’estero, sceglie di rientrare. Per coloro che intendono tornare, il governo italiano ha introdotto agevolazioni fiscali mirate a incentivare il rientro dei talenti, come la possibilità di usufruire di sconti fiscali e incentivi lavorativi, nonché di politiche volte a favorire l’insediamento di persone qualificate nelle aree più svantaggiate del Paese.

La console ha poi ricordato ai presenti l’importanza di registrarsi all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), una procedura obbligatoria per chi risiede stabilmente al di fuori dei confini nazionali da più di 12 mesi. La registrazione permette ai cittadini italiani di mantenere un legame formale con l’Italia, garantendo loro accesso a importanti servizi consolari, come il rinnovo del passaporto, il diritto di voto e il riconoscimento di titoli di studio e percorsi professionali. Angelini Marinucci ha sottolineato che, nonostante le distanze, mantenere un contatto con il Paese d’origine e considerare anche un eventuale rientro può essere una risorsa preziosa, sia per l’individuo che per l’Italia.

Infine, l’avvocato e agente dell’immigrazione Fabrizio Fiorino ha concluso l’evento offrendo informazioni e suggerimenti pratici sulle normative di immigrazione, rispondendo a numerose domande dei partecipanti su permessi di lavoro, visti e opportunità legali per chi desidera stabilirsi in Australia in modo stabile e sicuro.

Il seminario si è concluso con un momento di scambio informale, permettendo ai partecipanti di chiarire ulteriori dubbi con gli esperti e costruire connessioni utili. L’incontro ha rappresentato un importante passo per favorire l’integrazione e la consapevolezza dei nuovi arrivati italiani, che possono ora avvalersi delle risorse e del supporto disponibili per una permanenza integrata e significativa nel Queensland, senza però perdere il legame con l’Italia.