TORINO - La Stanza dell’Ascolto creata all’ospedale torinese Sant’Anna, con l’obiettivo di intercettare le donne intenzionate a interrompere una gravidanza per convincerle a non farlo, deve chiudere. La convenzione, voluta dalla Regione Piemonte, siglata tra la Città della Salute di Torino e l’associazione pro-vita che la sta gestendo da settembre del 2024, “è illegittima”. A stabilirlo è il Tar regionale con la sentenza pronunciata a seguito del ricorso presentato dalla Cgil Torino e Piemonte insieme all’associazione ‘Se non ora, quando?’ La Stanza dell’Ascolto era stata aperta il 31 luglio 2023 per offrire supporto concreto e vicinanza alle donne in gravidanza, “contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre alla interruzione della gravidanza”.
La convenzione era stata firmata dalla Città della Salute e dalla Federazione Movimento per la vita. L’apertura della stanza è stata sempre contestata dalle femministe e da altre organizzazioni. Soddisfatta la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando: “È una giornata importante - ha spiegato - perché rafforza la difesa dei diritti conquistati in decenni di lotta e che evidentemente non devono mai essere dati per scontati”. Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra parla di “riaffermazione di un principio fondamentale: le scelte sul proprio corpo spettano alle donne e vanno rispettate, protette, garantite”.