LOS ANGELES - È morto a Los Angeles all’età di 65 anni l’attore Val Kilmer, noto per i suoi ruoli in “Top Gun”, “Batman” e “The Doors”. La causa è stata la polmonite, ha detto sua figlia, Mercedes Kilmer. Era guarito da un cancro alla gola diagnosticato nel 2014, che gli aveva “tolto la voce”.
Dopo gli esordi da attore teatrale, si era fatto notare negli anni ‘80, come “bello e dannato” prima nelle commedie come “Top Secret!” (1984) e “Scuola di geni” (1985), poi nei film d’azione. Fu Iceman in “Top Gun” e nel sequel “Maverick”, fortemente voluto da Tom Cruise nel 2022, Batman in “Batman Forever”. Impersonò Jim Morrison in “The Doors” di Oliver Stone.
Nato a Los Angeles l’ultimo giorno del 1959, Kilmer aveva origini scozzesi, irlandesi, svedesi e tedesche. Dopo il divorzio dei genitori trascorse gran parte della sua infanzia nella San Fernando Valley col padre e i fratelli. Frequentò la Chatsworth High School, insieme agli attori Kevin Spacey e Mare Winningham. Passò quindi alla Berkeley Hall School, una scuola cristiano-scientista di Beverly Hills, e infine divenne la persona più giovane del tempo a essere accettata alla facoltà di arte drammatica della Juilliard School. Ancora studente fu notato da Francis Ford Coppola, che gli propose un ruolo nel film “I ragazzi della 56ª strada” del 1983, ma l’attore rifiutò per evitare che il suo allontanamento causasse lo scioglimento della società teatrale di cui faceva parte all’epoca. Nel 1983 recitò a Broadway in “The Slab Boys” con Kevin Bacon e Sean Penn e partecipò a un episodio di ABC Afterschool Specials, accanto a una giovane Michelle Pfeiffer.
Nel 1984, debuttò all’età di 24 anni nella commedia “Top Secret!”, interpretando una rockstar: nel film cantava personalmente vari brani musicali, inclusi in seguito in un album che ha preso il nome del suo personaggio, “Nick Rivers”.
Nel 1985 recitò in “Scuola di geni” e dopo aver rifiutato dei ruoli in “Dune” e in “Blue Velvet”, venne incluso nel cast del film di azione ad alto budget “Top Gun”, nel ruolo di Iceman, al fianco di Cruise. Sul set di “Willow” incontrò la futura moglie Joanne Whalley.
Tra i suoi ruoli più apprezzati, quello di Jim Morrison, incentrato sulla vita del cantante dei Doors a vent’anni dalla morte. Kilmer memorizzò tutti i testi delle canzoni cantate da Morrison prima della sua audizione e dopo essere stato accettato per la parte si preparò partecipando a diversi concerti tributo ai Doors e leggendo le poesie di Morrison. Trascorse quasi un anno, prima delle riprese, vestito come Morrison e frequentando spesso i locali preferiti dal cantante sulla Sunset Strip. La sua interpretazione di Morrison fu acclamata dalla critica e alcuni membri dei Doors notarono che era difficile distinguere la voce di Kilmer dalla voce di Jim.
Agli inizi degli anni ‘90 Kilmer è nel cast di “Cuore di tuono”, di “Una bionda tutta d’oro” e collabora nuovamente con Scott in “Una vita al massimo”, scritto da Quentin Tarantino, in cui interpreta Elvis Presley. Nel 1993 Kilmer è nei panni di Doc Holliday nel western “Tombstone”, diretto da George Pan Cosmatos accanto a Kurt Russell. Nel film, Doc Holliday suona il Notturno op. 72 n. 1 in Mi minore di Chopin. Non sapendo suonare il pianoforte, Kilmer si preparò esercitandosi su questo pezzo per mesi. Nel 1995 è nel cast di “Le ali del coraggio” e nello stesso anno recita accanto ad Al Pacino e Robert De Niro in “Heat-La sfida”.
Nel dicembre 1993, Joel Schumacher, regista di “Batman Forever”, vide “Tombstone” e rimase molto colpito dalla performance di Kilmer. Schumacher lo ritenne perfetto per il ruolo di Batman. Kilmer accettò il ruolo senza aver letto la sceneggiatura e senza sapere chi sarebbe stato il nuovo regista. Distribuito nel giugno 1995, “Batman Forever” fu un grande successo commerciale.
Nel febbraio del 1996 Kilmer decise di non girare un altro film della saga di Batman, ritenendo che la figura di Batman fosse troppo spesso messa in secondo piano a favore dei cattivi. Nel 1996 Kilmer è nel cast di “Spiriti nelle tenebre” con Michael Douglas. L’anno dopo recita nel film “Il Santo”. Nel 1998 è in “A prima vista”, che ha descritto come il ruolo più difficile della sua carriera. Tra i film principali degli anni 2000: “Pianeta rosso”, “Pollock” e “Wonderland”, in cui interpreta il “re del porno” John Holmes, quando la sua carriera era in declino e in balia della tossicodipendenza. Appare, inoltre, in “The Missing” diretto nuovamente da Ron Howard.
L’anno dopo, è nel cast di “Spartan” con la regia di David Mamet, in cui interpreta Robert Scott, un ufficiale delle squadre speciali dell’esercito degli Stati Uniti che viene incaricato di ritrovare la giovane figlia del presidente. In preparazione alla parte ha ricevuto un addestramento come quello delle Delta Force, corpo speciale dell’esercito degli Stati Uniti con funzione principale la lotta al terrorismo.
Nel 2003 è sul set di “Nella mente del serial killer”, che verrà distribuito solo nel 2005. Nello stesso periodo esce anche “Alexander” di Stone, incentrato sulla vita di Alessandro Magno. Nel 2004, Kilmer torna a teatro per interpretare Mosè (a cui aveva precedentemente dato la voce ne “Il principe d’Egitto”) per la rappresentazione di “The Ten Commandments: The Musical”. Poi arrivano al cinema “Kiss Kiss Bang Bang” con Robert Downey Jr., presentato fuori concorso al 58º Festival di Cannes, “Déjà vu-Corsa contro il tempo”, “Felon-Il colpevole” accanto a Stephen Dorff e la prima volta con Coppola nel film “Twixt”. Il ritorno sul set del sequel di Top Gun avviene dopo le cure del cancro alla gola: la sua voce, danneggiata da una tracheotomia, è generata dall’IA.