WASHINGTON - Il Comando di difesa aerospaziale nordamericano (Norad) ha dichiarato di aver rilevato ieri quattro aerei russi operanti nella Zona di udentificazione della difesa aerea (Adiz) dell’Alaska. Il Norad, si legge in un comunicato, ha identificato i velivoli come due Tu-95, bombardieri strategici a lungo raggio, e due Su-35, caccia avanzati.
“Gli aerei militari russi sono rimasti nello spazio aereo internazionale e non sono entrati nello spazio aereo sovrano statunitense o canadese. Questa attività russa nella Adiz dell’Alaska si verifica regolarmente e non è considerata una minaccia”, si legge ancora nella nota. Il Norad ha affermato di aver risposto con un E-3, quattro F-16 e quattro aerei cisterna KC-135 “per identificare e intercettare con certezza nella Adiz dell’Alaska”.
Intanto altri 5 jet russi sono stati avvistati nei pressi della Lettonia: “Due caccia Gripen ungheresi del Nato Baltic Air Policing sono decollati il 25 settembre da Siauliai, in Lituania, in risposta a un Su-30, un Su-35 e 3 MiG-31 russi che volavano in prossimità dello spazio aereo lettone”. A renderlo rende noto il comando aereo alleato della Nato. “L’Ungheria dimostra l’impegno dell’Alleanza nel proteggere e salvaguardare i Paesi baltici e il fianco orientale”, si aggiunge.
L’eventuale abbattimento di un aereo russo da parte della Nato nel suo spazio aereo scatenerebbe una “guerra”, ha avvertito l’ambasciatore russo in Francia, Alexey Meshkov, in un’intervista al canale di notizie Rtl, rilanciata da Kiyv Independent. Le sue parole arrivano in un momento di crescente tensione tra Mosca e la Nato, con gli alleati che hanno accusato la Russia di molteplici violazioni dello spazio aereo nelle ultime settimane.
Donald Trump ha affermato che i Paesi della Nato dovrebbero abbattere gli aerei russi che violano il loro spazio aereo, una dichiarazione accolta con favore da molti membri orientali. Alla domanda su quale sarebbe la reazione di Mosca in un caso del genere, Meshkov ha risposto che “sarebbe una guerra”. L’ambasciatore, inoltre, ha sottolineato: “Sapete, ci sono molti aerei della Nato che violano lo spazio aereo russo, deliberatamente o meno, ma succede abbastanza spesso, dopodiché non vengono abbattuti”, anche se non ha fornito esempi comcreti.
Il 10 settembre, le difese aeree polacche hanno abbattuto almeno tre droni russi nel loro spazio aereo, mentre un altro velivolo senza pilota è stato registrato mentre sorvolava la Romania per quasi un’ora pochi giorni dopo. Il 19 settembre, l’Estonia ha dichiarato che tre caccia russi MiG-31 hanno violato il suo spazio aereo per 12 minuti.
Meshkov ha negato le accuse, facendo eco a precedenti dichiarazioni del Cremlino. Mosca ha anche negato qualsiasi collegamento con avvistamenti sospetti di droni in Danimarca e Norvegia all’inizio di questa settimana.