MELBOURNE - Gli insegnanti di italiano della VATI - Victorian Association of Teachers of Italian - si sono riuniti lo scorso 5 maggio, per la conferenza annuale, organizzata nella sede del Catholic Leader Centre a East Melbourne.

Ferdinando Colarossi, presidente della VATI, ha dato il benvenuto dal palco agli oltre 230 insegnanti presenti, emozionati di ritrovarsi dopo tre anni di incontri online.

“La giornata di oggi è un’opportunità per rinnovare i contatti, condividere le idee e sentirsi di nuovo parte di una schiera di professionisti impegnati, con la passione di insegnare la nostra bella lingua e cultura agli studenti”, ha esordito Colarossi, che ha proseguito ringraziando i relatori per il loro contributo, fondamentale per stimolare idee e strategie necessarie ad arricchire l’insegnamento dell’italiano nelle scuole.

I ringraziamenti sono stati poi estesi ai membri del comitato della VATI - tutti volontari - per il loro impegno nell’organizzazione della conferenza e delle attività di aggiornamento ed eventi per insegnanti e studenti, durante il corso dell’anno.

“La migliore difesa che abbiamo contro le forze che cercano di minare i programmi - ha sottolineato Colarossi - è di avere classi vivaci e apprezzate dagli studenti e dai genitori”. 

E il programma della giornata è stato pensato con la volontà di perseguire questo obiettivo, offrendo una serie di interventi formativi e introducendo la novità di tre forum dedicati ai livelli primari, agli anni 7-10 e al VCE.

Un’occasione per condividere iniziative e strategie da adottare in classe, facilitando la collaborazione tra gli insegnanti. 

“L’obiettivo di oggi è favorire il senso di comunità, incoraggiare la creazione di reti di contatto, discutere delle sfide che gli insegnanti di italiano si trovano ad affrontare nell’attuale clima educativo”, ha concluso il presidente della VATI.

La platea durante il discorso di apertura della conferenza VATI

La parola è poi passata alla dottoressa Valentina Biguzzi, che ha recentemente assunto l’incarico di Direttrice dell’Ufficio Educativo e Culturale presso l’Ambasciata d’Italia a Canberra. 

Rivolgendosi agli insegnanti, Biguzzi ha ricordato quanto sia importante il loro ruolo nella promozione della lingua e cultura italiana in Australia, sottolineando il valore della conferenza come momento di condivisione di buone pratiche e confronto fra colleghi.

“Quando il presidente Colarossi mi ha inviato il programma della giornata, mi sono commossa per l’importanza dei contributi e dell’alta professionalità dei relatori” ha commentato Biguzzi.

“L’azione didattica della promozione della lingua e della cultura, diventa incisiva quando si fa rete, si documenta, si condivide senza disperdere e si investono risorse umane ed economiche”.

Per concludere, John Hajek, keynote speaker e professore dell’Università di Melbourne, ha presentato i dati di una recente ricerca condotta sullo stato dell’insegnamento della lingua italiana in Victoria, dalla quale risulta che l’Australia si posiziona al primo posto nel mondo per il numero di persone che studiano l’italiano, seguita da Germania e Francia. 

Hajek ha infine evidenziato i dati riguardanti il Victoria, dove risiede il 57% degli studenti di italiano in Australia, mostrando come lo Stato si posizioni, a livello globale, al quinto posto, con 163.143 studenti. 

Numeri importanti, che vanno coltivati, fatti crescere e mantenuti negli anni a venire.

Con questo spirito, la VATI ha organizzato una serie di attività, per l’anno, tra cui un fine settimana di immersione linguistica per gli insegnanti nel mese di giugno, un corso di mantenimento della lingua, il Modello UN per gli studenti di italiano, programmato per il 1 agosto, e le simulazioni di esami del VCE.