ROMA - Non si arresta l’ondata di aggressioni a personale sanitario in Puglia. Dopo gli episodi al policlinico Riuniti di Foggia e l’attacco a un medico del reparto di Urologia dell’ospedale Francesco Ferrari in provincia di Lecce, colpito con un calcio da un paziente in attesa di essere sottoposto a una cistoscopia, il governo sembra voler prendere nuove misure per contrastare il fenomeno. 

“Ne ho parlato anche con il ministro Nordio, in questo momento riteniamo che lo strumento più utile per cercare di combattere questo fenomeno inaccettabile è quello di introdurre sempre l'arresto in flagranza di reato anche differita” ha detto il ministro della Sanità, Orazio Schillaci, al termine di una riunione con il sottosegretario Gemmato e con tutti gli Ordini professionali sanitari sul tema delle aggressioni ai sanitari. 

“Noi, ricordo, siamo intervenuti da subito su questo che purtroppo è un problema annoso della sanità italiana, lo scorso anno per decreto abbiamo aumentato le pene per chi commette violenza nei confronti degli operatori sanitari e istituito anche la procedibilità d'ufficio. Questo evidentemente, lo dimostrano i tanti e tristi casi di cronaca recente, non è più sufficiente” ha premesso il ministro. 

“Vorrei però sottolineare che i posti di polizia nell'ultimo anno sono aumentati in maniera significativa, il governo è assolutamente sul pezzo ma si tratta di un problema culturale: bisogna trovare rapidamente in questo momento degli strumenti per contrastare il fenomeno e poi ci vuole anche un cambio di marcia culturale. È inaccettabile che persone che siano lì con il camice bianco per assistere e per aiutare vengano aggredite verbalmente o peggio come abbiamo visto negli ultimi giorni” ha dichiarato Schillaci. 

“Ringraziamo il Governo, e in particolare i ministri Schillaci e Nordio e il sottosegretario Marcello Gemmato, per aver condiviso ed essersi fatti carico della nostra proposta: introdurre l'arresto in flagranza differita per chi aggredisce un operatore sanitario” ha dichiarato il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, commentando quanto annunciato dal ministro della Salute Orazio Schillaci al termine della riunione. 

“Sia l'incontro in tempi così rapidi sia quanto affermato dal ministro Schillaci, sia la sensibilità da sempre dimostrata al problema dal ministro Piantedosi, sono un segno dell'attenzione del Governo a questa emergenza di sanità pubblica, che sta portando molti colleghi a dimettersi, esasperati dal clima di estrema insicurezza in cui sono costretti a lavorare”, aggiunge, sottolineando però che “è necessario che ora questa attenzione si traduca in un decreto legge, che definisca una serie di iniziative operative e normative, a carattere d'urgenza, che comprendano, oltre a sistemi di videosorveglianza, anche procedure di controllo e regolazione degli accessi alle strutture sanitarie e sistemi a garanzia della tutela personale degli operatori”.