BRUXELLES - Gli agricoltori europei si danno appuntamento a Bruxelles il prossimo 18 dicembre, quando nella capitale belga arriveranno i capi di stato e di governo per l’ultimo Consiglio europeo del 2025.
A rappresentare il comparto italiano anche Confagricoltura che spiega le ragioni della protesta contro le politiche della Commissione Ue. Le richieste si riassumono sostanzialmente in una politica agricola unitaria, con un budget idoneo e non ridotto del 20% come previsto, con meno burocrazia e una visione di crescita.
Se l’Ue disinveste sull’agricoltura – evidenzia Confagricoltura – il rischio è di implodere di fronte alle altre potenze mondiali: sono insufficienti le risorse per la prossima Pac, inefficaci le tutele del mercato Ue rispetto alla concorrenza dei prodotti che arrivano dai Paesi extra europei, e le misure annunciate per il settore primario non mettono al centro i temi della produttività, della competitività e dell’innovazione.
“Non chiediamo sussidi - ha ribadito il presidente Giansanti a Bruxelles alle Giornate Agri-Food della Ue - ma incentivi in grado di garantire la produzione, la qualità e la sicurezza alimentare, oltre al futuro dei giovani agricoltori”.
Dello stesso avviso, anche l’altra grande sigla Coldiretti. Il segretario generale Vincenzo Gesmundo, nel corso dell’ultima assemblea, ha denunciato “la progressiva riduzione del peso e dell’incidenza della Pac e l’avanzare di accordi come il Mercosur che spalancano le porte alle importazioni senza criteri di reciprocità” mentre anche all’interno dell’Europa si levano voci che vorrebbero allentare quei principi che hanno garantito i primati di sicurezza.
Il segretario generale ha segnalato poi “un distacco sempre più marcato tra Commissione europea e cittadini”, aggravato da “una partecipazione al voto che si assottiglia e un clima politico segnato da leader a bassissimo tasso di legittimazione popolare”.
Il corteo si annuncia la più grande manifestazione delle organizzazioni agricole nella capitale belga dopo oltre un decennio. La delegazione italiana si annuncia la più numerosa, dopo quella franco-belga. Sono attesi più di diecimila sfilanti appartenenti a oltre 40 organizzazioni dei 27 Stati Ue.