ADELAIDE - Anche quest’anno le celebrazioni dell’Australia Day ad Adelaide sono iniziate alla mattina presto con la cerimonia del fumo, in segno di riconoscimento del popolo aborigeno.
Presente alla cerimonia, come lo scorso anno, Rosemary Wanganeen, amministratrice delegata dell’Australian Institute of Loss and Grief, che durante il suo discorso ha esordito ringraziando i presenti e riconoscendo gli antenati “che hanno sopportato dolori e sofferenza inimmaginabili” perché, come sottolineato lo scorso anno, “l’Australia Day è un giorno che continua a essere molto doloroso e controverso per alcuni e un giorno di festa per altri”.
Non si tratta di incolpare, come ha detto Rosemary, ma di riconoscere che nella storia molte sono state le invasioni, camuffate da colonizzazioni, anche prima dell’arrivo degli europei in Australia; per questo, tutti dovrebbero riconoscere le sofferenze dei propri antenati che hanno subito ‘colonizzazioni’ in tutto il mondo. Ha concluso dicendo che la cerimonia del fumo non solo rappresenta un lutto, ma ha anche una valenza di “accoglienza, riconoscimento e riconciliazione”, essendo “una delle più antiche pratiche culturali di pulizia e guarigione [...] per emergere come vera nazione dei popoli, sotto la [...] grande Croce del Sud”.
Infine, un minuto di silenzio in onore proprio dei predecessori: “Perché senza di loro non saremmo qui oggi”, ha ricordato.
Alle 6 pm poi è iniziata l’Australia Day Parade, con oltre 4.000 persone a sfilare, in rappresentanza di oltre cento gruppi etnici, orgogliosi della propria origine e del proprio essere australiani. Auto d’epoca, cavalli, bande, carri, lungo la King William Street, con tanti spettatori a bordo strada a far festa.
La parata, una volta passata davanti al palco d’onore alla presenza delle personalità politiche, tra cui Jing Lee, il premier Marshall e il sindaco di Adelaide Sandy Verschoor, del governatore, di Antonietta Cocchiaro, del SAMEAC e quest’anno anche del console Adriano Stendardo, si è conclusa all’Elder Park, pieno di bancarelle con cibi di ogni parte del mondo, gran finale con concerto e fuochi d’artificio.
La comunità italiana, come ogni anno, ha fatto una gran bella figura, tanto da ricevere il premio ‘Judges’ Choice Award’, per la miglior parata. Il premio è stato consegnato al vicepresidente di Radio Italiana 531, che ha coordinato la presenza italiana alla sfilata. Oltre alla radio, presenti varie associazioni: di Montevergine, di S. Hilarion, di S. Eufemia, Casa d’Abruzzo e Molise Club, Campania Club, per citarne solo alcuni. Su un camion, gentilmente offerto da Joe Tripodi, Mira Sangregorio ha accompagnato con il suo bel canto l’intera processione.
Molto apprezzata anche la presenza di una Fiat 124 e di moltissime Fiat 500, guidate dai soci del club locale delle amate e iconiche vetture.
All’Elder Park, per i festeggiamenti finali, circa 40.000 persone, per il ‘Welcome to Country’ e la cerimonia dell’alzabandiera con gli spari dei cannoni. I fuochi d’artificio finali, giunti forse all’ultima edizione, secondo la tendenza prevalente in Australia che considera gli spettacoli pirotecnici ormai anacronistici, sono stati grandiosi.
EL