La storia di Silvia Zanon, una giovane donna che ha trasformato la sua passione per la fotografia in una carriera di successo, è un esempio travolgente di dedizione e tenacia. Giunta a Melbourne nel 2013, è riuscita a lasciare un segno nella scena fotografica australiana, ma anche aprendo nuove porte verso il benessere olistico.
Appassionata di fotografia sin da giovanissima, Silvia ha trovato la sua vera vocazione grazie a una macchina fotografica regalatale per il suo diciottesimo compleanno. Da quel momento, il suo talento è sbocciato, ciò anche grazie a un percorso di studio in fotografia che la ragazza ha voluto intraprendere, nonostante la formazione e le sue esperienze lavorative nel settore del marketing. “Per molti anni, fotografare è stato il mio secondo lavoro”, ha spiegato Silvia.
Il suo impegno l’ha portata a perfezionare la tecnica e lo stile, aprendo nuove opportunità nella sua carriera. “Scattai delle foto in giro per la mia città – io sono di Venezia –; le andai a sviluppare e le mostrai all’allora caporedattore di un giornale locale, che mi disse di avere del potenziale. Da lì ho iniziato ad appassionarmi sempre di più. È una cosa dalla quale mi sono sempre sentita attratta, un amore viscerale”, ha raccontato.
Arrivata a Melbourne con suo marito, Silvia ha subito sentito un’inesplicabile connessione con la città, definendola come la sua vera casa. Anche qui, la ragazza si è inizialmente inserita nel mercato del lavoro operando nel suo settore di specializzazione, ma la sua passione per la fotografia non si è mai affievolita. Fotografava ogni volta che aveva l’occasione, fin quando, nel tempo, è riuscita a guadagnarsi riconoscimento e clienti sempre più prestigiosi.
La sua sfida più grande è stata superare il muro linguistico iniziale, ma il suo amore per la fotografia e il costante miglioramento del suo inglese l’hanno aiutata a superare gli ostacoli. “È difficile svolgere un buon lavoro se tu in primis non riesci a comprendere le richieste del cliente, non riesci a comunicare ciò che loro desiderano”.
Oggi, dopo nove anni di intensa dedizione, Silvia è una fotografa a tempo pieno, specializzata nel settore del cibo e della ristorazione.
Il segreto del successo di Silvia risiede nel suo approccio unico all’assistenza clienti: “Ho sicuramente un mio stile, ma chi mi sceglie lo fa perché sa che può fidarsi di me, perché sa che, qualsiasi cosa accada, io sono presente e disponibile in ogni momento. Il cliente, per me, ha un’importanza indescrivibile. Il suo successo è il mio successo. Mi piace vedere come, grazie a una mia una foto, il prodotto vende di più, e se il prodotto vende di più, l’azienda genera un maggiore guadagno. Questo profitto viene poi distribuito ai dipendenti. È come una catena, e io mi sento parte di quel processo”, ha proseguito Silvia, spiegando quella particolare visione che le ha permesso di costruire, nel tempo, una clientela fedele che la sceglie per il suo talento e la sua disponibilità.
La carriera di Silvia Zanon sta, però, per aprire le porte a un nuovo capitolo: nelle prossime settimane, ad aspettarla sarà il lancio del suo primo studio, chiamato ‘Attico’.
Il nome mescola la sua italianità con un richiamo alla cultura inglese, che confluisce in uno spazio creativo aperto a molteplici attività. “Il ‘-co’ della parola fa riferimento alla cultura inglese, dove con ciò si intende un gruppo di persone. Attico, infatti, nasce come spazio creativo in cui più persone possono riunirsi. Questo è uno spazio dove tutto si può spostare, che risulta da un insieme di elementi che, tra loro, sono molto armonici, ma possono essere girati e spostati a piacimento per trasformare quello spazio in qualcosa di più, come un centro per yoga, uno studio per servizi fotografici di moda, e così via”.
Oltre alla fotografia, Silvia sta cercando di farsi strada in un altro settore, nel tentativo di “aiutare me stessa e gli altri”, e da molto tempo ha adottato uno stile di vita olistico nel prendersi cura di sé, riconoscendo l’importanza della salute mentale insieme a quella fisica. “Credo fortemente che mente, corpo e spirito siano una cosa sola. È inutile andare in palestra ogni mattina e mangiare perfettamente se poi la nostra mente non sta così bene e ci logora”.
Da qui nasce il suo altro progetto, B-Lab21, un esempio di come abbia integrato la medicina tradizionale con l’omeopatia, creando prodotti innovativi per il benessere: degli integratori a base di miele, olii essenziali e fiori australiani – somministrati in gocce – capaci di apportare numerosi benefici.
Con l’aiuto di una naturopata, abbiamo capito che i fiori australiani possono essere ingeriti con acqua, zucchero o miele. A partire da questo, ho formulato una miscela con miele non trattato, che non altera la glicemia”, ha spiegato.
Reperibili sia online sia in alcuni negozi fisici, B-Lab21 conta sette ‘mini rituali’, ciascuno accompagnato da una particolare affermazione per supportare il cliente nel suo percorso di auto accettazione e consapevolezza del proprio io interiore.