NEW YORK - Le perdite si sono accentuate dopo che la Casa Bianca ha chiarito che le importazioni cinesi saranno soggette a dazi del 145%, e non del 125% come indicato da Trump su Truth Social, includendo tariffe precedentemente annunciate.
L’indice S&P 500 ha perso il 5% nelle contrattazioni di metà giornata (le 2:00 AEST), erodendo il balzo del 9,5% di mercoledì, innescato dalla decisione di Trump di sospendere molte tariffe supplementari a livello globale, mantenendo l’aliquota bese del 10%. Il Dow Jones è sceso di 1724 punti (-4,2%) e il Nasdaq ha perso il 5,7%.
“Trump ha fatto marcia indietro,” aveva scritto Bhanu Baweja, stratega di UBS, “ma i danni non sono stati completamente annullati.”
La Cina aveva risposto con tasse del 84% sulle importazioni USA. La sospensione di 90 giorni non include l’imposta base del 10% per tutti i Paesi.
Il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha dichiarato che oltre 15 Paesi hanno già presentato offerte commerciali.
Tuttavia, l’incertezza domina i mercati. “Con Trump non sai mai cosa aspettarti,” ha detto Francis Lun di Geo Securities. “La minaccia di recessione non è sparita.”
La Cina intanto cerca alleanze globali. Pechino ha annunciato una riduzione delle importazioni di film americani, causando un calo del 14% per Warner Bros Discovery e dell’8% per Disney.
L’unico segnale incoraggiante arriva dal mercato obbligazionario, dove lo stress sembra attenuarsi.