DAVOS - Sono circa 3.000 i partecipanti, da oltre 130 Paesi, al 55esimo Annual Meeting del World Economic Forum. Sono attesi 350 leader governativi, tra cui 60 capi di Stato e di governo, provenienti da tutte le regioni chiave, che discuteranno il tema della “collaborazione nell’era intelligente”, “a dimostrazione della necessità critica di dialogo in un’epoca sempre più incerta”. 

Si parlerà di come rilanciare la crescita, sfruttare le nuove tecnologie e rafforzare la resilienza sociale ed economica in un mondo plasmato da tensioni geopolitiche, cambiamenti economici e progressi tecnologici.

Per un caso, il Forum si apre mentre oltreoceano si tiene l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump. 

Il nuovo presidente parteciperà in videocollegamento giovedì prossimo, ma il suo ritorno alla Casa Bianca sarà sicuramente tema di dibattiti anche in altre sessioni del forum.

C’è nel programma un panel ad hoc proprio su come potrebbero cambiare gli Stati Uniti – e di riflesso l’equilibrio mondiale – con le nuove misure proposte da Trump, prima fra tutte l’aumento dei dazi doganali, poi la deregolamentazione e gli sgravi fiscali. Ma anche sulle ipotesi di come il nuovo corso potrebbe mutare le sorti del conflitto ucraino: peraltro è previsto, sempre in videocollegamento, anche l’intervento di Volodymir Zelensky. Per ultimo, la tregua in Medioriente e la possibile evoluzione dello scenario mediorientale. 

D’altra parte, proprio il Rapporto annuale sui rischi globali per il 2025 identifica, tra i pericoli principali, i conflitti armati, oltre che gli eventi meteorologici estremi, la disinformazione, le crescenti divisioni all’interno delle società, lo spionaggio e la guerra informatica e molti altri.

Come ha spiegato Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum, la transizione dall’era industriale a quella intelligente comporta dei rischi ma, ha spiegato, “offre anche notevoli opportunità per superare le sfide attuali e dare il via a un nuovo rinascimento, definito da progressi nella conoscenza, nella salute, nella cultura e nel benessere della società. Il fondamento di questo rinascimento è la collaborazione. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto come tema per questo incontro annuale: Collaborazione per l’era intelligente”. 

Saranno presenti, tra gli altri leader politici e istituzionali, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea; Ding Xuexiang, vicepremier cinese; Olaf Scholz, cancelliere tedesco; Javier Milei, presidente argentino; Roberta Metsola, presidente dell’Europarlamento; Pedro Sanchez, premier spagnolo; Mostafà Madbouli, primo ministro dell’Egitto; Abdulatif Rashid, presidente dell’Iraq. Ci saranno anche Asaad Hassan Al Shibani, il ministro degli Esteri siriano, e l’inviato speciale dell’Onu per la Siria, Geir Pedersen, oltre al presidente israeliano Isaac Herzog e al primo ministro dell’Autorità Palestinese Mohammad Mustafa.  

Nell’elenco dei capi delle organizzazioni internazionali partecipanti figurano: la presidente della Bce Christine Lagarde; Ngozi Okonjo-Iweala, direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio; Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fondo monetario internazionale; Mark Rutte, segretario generale della Nato.

Tra gli italiani, è prevista la presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci e di numerosi manager.