WASHINGTON – Il commissario scelto da Donald Trump per la Federal Reserve (Fed) al posto di Lisa Cook, licenziata dal presidente, si è impegnato a sostenere l’indipendenza della banca centrale statunitense se sarà confermato.

“Il board della Fed è un gruppo indipendente con un compito monumentale, e intendo preservare tale indipendenza”, ha dichiarato ai senatori Stephen Miran, presidente del Council of Economic Advisors, durante la sua audizione di conferma. L’istituzione Usa si trova ad affrontare crescenti pressioni politiche da parte del tycoon per un taglio dei tassi di interesse. Trump desidera una conferma di Miran prima della prossima riunione di settembre in cui la Fed deciderà proprio su questo.

Ma Miran ha affermato che “il presidente ha diritto a un parere sulla politica monetaria appropriata, così come chiunque altro sia interessato all’argomento”. Miran ha invece rifiutato di esprimere la sua opinione circa la presunta manipolazione dei dati economici statunitensi da parte del Bureau of Labor Statistics, come ha accusato Trump. Il candidato al board della Fed ha però affermato che i dati dell’agenzia si sono “deteriorati costantemente nel tempo”.

Al termine dell’udienza, Miran è riuscito a evitare qualsiasi passo falso lampante che avrebbe potuto compromettere la sua nomina, il che sembra aver fornito ai repubblicani della commissione una rassicurazione sufficiente sul suo impegno per l’indipendenza della Fed.

Rispondendo alle domande dei senatori, Miran ha infine dichiarato di non prevedere una reazione negativa del mercato obbligazionario a una potenziale perdita di indipendenza della Fed e che “non ci sono prove” che i dazi di Trump stiano alimentando l’inflazione. Ha anche assicurato di non essere stato contattato dalla Casa Bianca per un taglio dei tassi, qualora fosse stato confermato.

Il Dipartimento di giustizia americano, nel frattempo, ha aperto un’indagine penale su Lisa Cook, emettendo mandati di comparizione nell’ambito degli accertamenti per verificare se abbia fornito informazioni fraudolente su richieste di mutuo. Lo scrive il “Wall Street Journal” citando funzionari statunitensi a conoscenza della questione.

L’indagine iniziale si è concentrata sulle proprietà di Cook ad Ann Arbor, nel Michigan, e ad Atlanta, con gli investigatori che si sono avvalsi del supporto di gran giurì.L’inchiesta segue due denunce penali da parte di Bill Pulte, il direttore della Federal Housing Finance Agency nominato dal presidente Donald Trump.