SYDNEY - Australia e Indonesia hanno concluso un nuovo trattato di sicurezza bilaterale che segna un passo decisivo nella cooperazione strategica tra i due Paesi. L’accordo, annunciato ieri a Sydney dal primo ministro Anthony Albanese e dal presidente indonesiano Prabowo Subianto, rafforza il legame difensivo e impegna le due nazioni a consultarsi e collaborare in caso di minacce alla sicurezza.
“Si tratta di un momento spartiacque nei rapporti tra Australia e Indonesia - ha dichiarato Albanese dalla base navale di Garden Island -. Questo trattato riconosce che il modo migliore per garantire pace e stabilità nell’Indo-Pacifico è agire insieme”.
L’intesa amplia il Trattato di Lombok risalente al 2006 e l’Accordo di cooperazione per la difesa firmato lo scorso anno, prevedendo consultazioni periodiche tra leader e ministri, oltre alla possibilità di intraprendere risposte coordinate in caso di crisi.
Il presidente Prabowo, che ha assunto la carica nell’ottobre 2024, ha descritto l’accordo come un atto di buon vicinato: “I buoni vicini si aiutano nei momenti difficili. Nella nostra cultura diciamo che, in un’emergenza, è il vicino ad accorrere per primo”.
Il trattato sarà firmato ufficialmente a Jakarta nel gennaio 2026, durante la prossima visita di Albanese in Indonesia.
Il viaggio di Prabowo, durato due giorni, ha incluso un incontro bilaterale a Kirribilli House e una cerimonia di benvenuto all’Admiralty House, dove è stato ricevuto dal governatore generale Sam Mostyn.
Secondo fonti diplomatiche, l’accordo è stato negoziato in segreto dopo la rielezione di Albanese, con colloqui avviati a New York e durante i vertici dell’ASEAN.
L’intesa viene conclusa in un momento in cui Canberra consolida la propria rete di alleanze nella regione, dopo i recenti patti con Papua Nuova Guinea, Nauru e Tuvalu, volti a contenere l’influenza cinese nel Pacifico.
Tuttavia, alcune organizzazioni per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per l’approccio autoritario di Prabowo. Human Rights Watch ha denunciato un crescente ruolo dei militari nella gestione civile e nella deforestazione in Papua.
Albanese, pur non affrontando direttamente tali questioni, ha ribadito che il nuovo trattato rappresenta “un impegno concreto per la sicurezza condivisa e la stabilità del nostro futuro comune”.