La morte improvvisa della senatrice Kitching, avvenuta una settimana fa all’età di 52 anni, ha dato il via a una serie di accuse e illazioni secondo le quali le pressioni interne al partito finalizzate ad escluderla dalla lista di preselezione per una conferma al Senato avrebbero innalzato i suoi i livelli di stress, proprio nei giorni che hanno preceduto l’infarto fatale.

In tal senso si è espresso l’ex parlamentare federale laburista e amico di Kitching, Michael Danby, che ha rivelato che la senatrice “ha risentito dello stress” per la propria preselezione condizionata dai voleri della fazione di destra dei laburisti del Victoria, e per aver subito dalla stessa una serie di atti intimidatori.

“Che vergogna che queste persone siano state in grado di causarle un tale stress, si è trattato, a dir poco, di bullismo”, ha detto Danby in una recente intervista televisiva.

Questa settimana il quotidiano The Australian ha fatto, inoltre, i nomi delle colleghe della senatrice, Penny Wong, Kristina Keneally e Katy Gallagher, a detta della testata responsabili di aver attivamente manovrato per isolarla e per bloccarne l’influenza al Senato federale, limitandone, tra l'altro, i tempi concessi per gli interventi.

Le tre veterane laburiste hanno tutte negato di aver esercitato tali pressioni. Wong ha preferito non rispondere, Gallagher ha invece ribadito che le affermazioni riportate dal quotidiano non rispondono esattamente alla realtà dei fatti.

Ieri, alla domanda diretta che gli chiedeva se avrebbe indagato sui fatti riportati da The Australian, Anthony Albanese ha risposto recisamente: “No”.

Albanese ha inoltre respinto ogni ipotesi che facesse riferimento a un problema “culturale” nei confronti della senatrice scomparsa, stigmatizzando l’espressione “mean girls” utilizzata da The Australian in riferimento alle senatrici Wong, Keneally e Gallagher.

Non è tuttavia un segreto che la senatrice Kitching e alcuni dei suoi colleghi di partito avessero delle divergenze, essendosi ritrovata più di una volta in rotta di collisione con la fazione di sinistra, particolarmente in merito all’allineamento di tale fazione sulle posizioni dei Verdi in riguardo ai cambiamenti climatici, una posizione contestata dalla ex senatrice Kitching.

Anche Il primo ministro è entrato nel merito della polemica, affermando che Albanese ha il dovere di affrontare la questione e fare chiarezza.

“Queste sono affermazioni che destano angoscia, non ritengo che possano essere semplicemente ignorate - ha detto Morrison -. Devono essere affrontate, e non intendo aggiungere altro, lasciando che sia il leader del partito laburista a parlarne”.

Con una elezione federale alle porte l’ultima cosa di cui Anthony Albanese ha bisogno è una inchiesta di bullismo all’interno del proprio partito. Risulta, pertanto, comprensibile la sua decisione di non alimentare ulteriormente la discussione sul caso, vero o presunto, del trattamento subito dalla senatrice Kitching.