CANBERRA - Dopo un’inchiesta e la compilazione di un documento di oltre 3mila pagine, il primo ministro Anthony Albanese ha dichiarato che il suo governo sta rispondendo rapidamente, a soli tre mesi dalla pubblicazione del rapporto finale.
Albanese ha annunciato di aver accolto 104 delle 122 raccomandazioni, con 17 ulteriormente esaminate e una parzialmente respinta. “Non possiamo riportare indietro chi abbiamo perso, ma possiamo combattere per fermare questa terribile epidemia”, ha dichiarato il primo ministro, promettendo cambiamenti sistemici per proteggere il benessere di militari e veterani.
Tra le principali iniziative, sarà istituita immediatamente una nuova Commissione per i Servizi di Difesa e Veterani, incaricata di riformare la cultura, i sistemi e i processi nella difesa e nel Dipartimento degli Affari dei Veterani. Il ministro della Difesa, Richard Marles, ha confermato che la commissione inizierà a lavorare immediatamente e ha ringraziato Julie-Ann Finney, una sostenitrice chiave dell’inchiesta, che nel 2019 ha perso suo figlio David per suicidio.
Tra le raccomandazioni accolte, verrà avviata un’inchiesta indipendente sulla violenza sessuale all’interno delle forze armate australiane. Inoltre, il governo ha approvato l’espulsione obbligatoria per reati sessuali come stalking e diffusione di immagini intime, salvo appello. “Comportamenti inaccettabili non hanno posto nella Difesa”, ha sottolineato il governo nella sua risposta.
L’unica raccomandazione respinta riguarda la rimozione del “differenziale di servizio” per il risarcimento da invalidità permanente, mantenendo compensi più alti per le lesioni subite durante operazioni rispetto a quelle avvenute in addestramento. “Riteniamo questa caratteristica importante,” ha spiegato Albanese.
L’inchiesta, invocata per oltre un decennio da veterani e dalle loro famiglie, rappresenta un passo importante verso il miglioramento della salute mentale e della sicurezza per coloro che hanno servito il paese.