Brisbane e il Queensland hanno vissuto giorni di grande apprensione a causa del ciclone Alfred, che ha colpito duramente molte aree dello Stato, portando con sé venti impetuosi e piogge torrenziali. La comunità italiana, ha affrontato questa emergenza con grande resilienza, supportandosi a vicenda nei momenti più critici.
Il passaggio del ciclone ha raggiunto la sua massima intensità tra sabato e domenica della scorsa settimana, quando le raffiche di vento e le precipitazioni hanno causato allagamenti, blackout e danni significativi a infrastrutture e abitazioni. Mentre la zona urbana della capitale del Queensland è stata colpita in maniera meno grave, le aree costiere e dell’entroterra hanno subito le conseguenze peggiori, con molte famiglie che si sono trovate improvvisamente senza elettricità e con case danneggiate. Un impatto forte per i nuovi arrivati.
Per i membri della comunità italiana che si sono trasferiti da poco in Australia, il ciclone Alfred è stato un’esperienza del tutto nuova e, in alcuni casi, traumatica. Marco, 27 anni, originario di Milano, racconta: “Non ero preparato a una situazione del genere. Sentire il vento scuotere l’edificio e vedere l’acqua infiltrarsi in alcune case della mia zona è stato spaventoso”. Anche Chiara, 30 anni, arrivata da Roma per lavoro, ha vissuto momenti di grande tensione: “La cosa che mi ha colpita di più è stata la rapidità con cui tutto è peggiorato. Il vento ha distrutto rami e tetti in poche ore”.
Mentre Brisbane ha evitato il peggio, la Gold Coast ha subito danni più ingenti. Le forti mareggiate hanno eroso la costa e molte abitazioni hanno riportato danni ai tetti e alle strutture. Giuseppe, originario di Napoli e residente a Surfers Paradise, ha dovuto lasciare la sua abitazione temporaneamente: “L’acqua è salita fino al garage e parte del tetto è stato scoperchiato. Fortunatamente, siamo riusciti a metterci in sicurezza, ma ora dovremo affrontare una lunga fase di riparazione”.
In questi momenti difficili, la comunità italiana di Brisbane e delle altre zone colpite si è mostrata unita, offrendo aiuto a chi aveva bisogno di un riparo temporaneo o di un supporto concreto.
Molti si sono mobilitati per dare una mano nelle operazioni di pulizia e ricostruzione, dimostrando ancora una volta la forza della solidarietà.
Le autorità hanno risposto tempestivamente all’emergenza, con squadre di soccorso e supporto alla popolazione. La comunità italiana ha apprezzato particolarmente l’impegno di David Crisafulli, il nuovo premier del Queensland di origini italiane, che ha garantito interventi rapidi e misure di aiuto per le famiglie colpite. Maria, residente a Brisbane da vent’anni, sottolinea: “È stato rassicurante vedere una gestione così efficace dell’emergenza. Le sue parole e il suo operato ci hanno fatto sentire meno soli in un momento così critico.”
Ora che il peggio è passato, inizia la fase di ricostruzione e di ritorno alla normalità. Molti membri della comunità italiana stanno ancora facendo i conti con i danni subiti, ma il supporto reciproco e l’aiuto delle istituzioni stanno rendendo il percorso decisamente meno difficile. Se c’è una lezione che il ciclone Alfred ha lasciato, è che, anche nelle avversità, la forza della comunità può davvero fare la differenza.