Le intense giornate della Melbourne Italian Festa hanno visto arrivare nella capitale del Victoria anche una folta rappresentanza proveniente dall’Italia.

Nell’ambito della missione a Melbourne di Italea, il programma di promozione del Turismo delle Radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU, infatti, erano presenti delegati di alcune Regioni italiane e delle ‘Italee’ regionali, accompagnati dal direttore generale per gli Italiani all’Estero della Farnesina, Luigi Maria Vignali, e dal responsabile del Progetto Turismo delle Radici dello stesso ministero, Giovanni Maria De Vita.

Le Regioni che hanno partecipato alla missione in Australia sono state Calabria, Lazio, Puglia e Sardegna insieme alla rete delle Italee regionali di Abruzzo, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Puglia, Lazio e Sardegna, tutte presenti alla due giorni di festa al Royal Exhibition Building, con una serie di appuntamenti che hanno compreso varie iniziative di promozione territoriale con presentazioni ed eventi B2B, enogastronomia con cooking shows e degustazioni, e poi spazio alla danza e alla musica tradizionale italiana e regionale.

Ad anticipare gli eventi della Melbourne Italian Festa, venerdì scorso c’è stato anche spazio per far dialogare, proprio nell’ambito di Italea, le realtà regionali presenti con gli operatori turistici australiani, nel corso di una mattinata organizzata dal MAECI in collaborazione, tra gli altri, con l’ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo.

“Vogliamo riconnettere tanti italiani, tanti australiani di origine italiana, con le loro radici. Invitandoli a effettuare questo viaggio in Italia per riscoprire le loro origini - ha sottolineato Luigi Maria Vignali ai microfoni de Il Globo TV -. Venire in Italia significa riscoprire la loro identità culturale, le tradizioni folkloristiche enogastronomiche, i borghi e i paesi da cui tanti anni fa partirono i loro antenati. Un viaggio emozionale che parla al cuore, un viaggio che non si dimentica. Un viaggio al quale crediamo che tanti australiani di origine italiana e tanti italiani che vivono qui possono essere interessati”.

In cosa consista nello specifico e come si strutturi il progetto Italea, lo abbiamo chiesto proprio ai rappresentanti delle varie ‘Italee’ regionali. Cerchiamo, dunque, di ricostruire l’intero progetto attraverso le parole dei suoi rappresentanti in missione a Melbourne, partendo da Claudio Mescia, rappresentante di Italea Molise. “Il nostro ruolo è quello di essere un collettore tra il territorio, e dunque enti, istituzioni, aziende e offerta culturale, e allo stesso tempo fungere da ponte con le associazioni all’estero, nel nostro caso, quelle molisane”, ha spiegato Mescia.

Il progetto offre diverse tipologie di servizi, dalla genealogia alla programmazione di un itinerario personalizzato che prende il nome di ‘Viaggio delle radici’. “Accompagniamo le persone in un viaggio di scoperta identitaria. Non promuoviamo un turismo mainstream, ma più esperienziale – ha precisato Giorgia Volpe, rappresentante di Italea Campania –. Tutti i servizi sono elencati e accessibili sul sito ufficiale di Italea e sono suddivisi per regione. Un italo-discendente può anche registrarsi e richiedere l’Italea Card, per accedere gratuitamente a tutta una serie di sconti sulle esperienze”.

Siamo andati più a fondo alla scoperta dei servizi parlandone con Gianmaria Tantimonaco, segretario di Italea Abruzzo, che, a tal proposito, ci ha portato un esempio molto chiaro: “Abbiamo accolto una coppia di Buenos Aires, che ci avevano contattato tramite il nostro sito web chiedendoci la possibilità di avere una ricerca genealogica e creare un itinerario in vista del loro viaggio che avrebbero voluto compiere nell’arco dei prossimi mesi. La coppia, dunque, ha avuto la possibilità di visitare la città delle origini, ovvero Fara San Martino; con l’aiuto dell’amministrazione locale hanno visitato le cosiddette ‘case delle radici’, cioè le case dove visse il nonno di uno dei due ragazzi prima di trasferirsi in Buenos Aires, e con l’aiuto delle nostre guide hanno poi visitato il Comune, dove hanno ricevuto i documenti ufficiali della propria famiglia”. 

Stando a quanto dichiarato da Chiara Tegon, rappresentante di Italea Friuli-Venezia Giulia, “lo scopo, insomma, è quello di riconnettere e rimettere in contatto tutte le persone che sono giunte in Australia, per motivi lavorativi o perché discendono da persone arrivate negli anni precedenti, con il loro paese d’origine. È un modo per riscoprire le loro radici, la loro storia e il posto da cui provengono”. Una missione ribadita anche da Luca Bianchi, rappresentante di Italea Sardegna, convinto di voler “riportare i sardi di Melbourne in Sardegna, per facilitare la conoscenza con i loro familiari, sia attraverso una ricerca genealogica sia creando un itinerario su misura per ogni viaggiatore”. Nel caso della Sardegna, i viaggiatori sembrano richiedere in particolar modo un itinerario che mostri loro le bellissime spiagge e il mare cristallino dell’isola, ma come lo stesso Bianchi ha precisato, “questo è un territorio che ha molto più da offrire e cerchiamo di far conoscere loro anche le aree più interne della Sardegna”.  

Questi viaggi, dunque, vengono creati su misura, integrando le particolarità uniche del territorio e al tempo stesso rispondendo alle richieste del viaggiatore. A testimonianza di ciò, l’intervento di Sara Colonna, in rappresentanza di Italea Puglia. “Il nostro è un territorio molto vasto, culturalmente ricchissimo, con una diversità dialettale linguistica, culinaria, di climi e di territori, che ha tanto da offrire ai nostri viaggiatori delle radici. L’itinerario viene costruito con la persona, tenendo in considerazione le necessità, i bisogni e le richieste del singolo viaggiatore, della famiglia o del gruppo”. 

Per maggiori informazioni, visitare il sito www.italea.com.