Oltre la metà del territorio italiano è occupato da borghi e da piccoli Comuni che rappresentano il Paese della vita lenta, dell’atmosfera familiare, del senso d’appartenenza e dell’identità locale. La comunità di OpenStreetMap, la ‘Wikipedia delle mappe’, ha dedicato il suo ultimo progetto alla mappatura di 30 piccoli paesi italiani, con una popolazione compresa tra i 700 e i 1.000 abitanti. L’iniziativa ha arricchito e reso più complete le mappe digitali, l’ultima delle quali è stata dedicata appunto a 30 piccoli centri, distribuiti su 25 province di 10 Regioni, dal Piemonte alla Calabria passando per la Sicilia.

La comunità ha aggiornato la cartografia e aggiunto oltre 39.000 dettagli utili, di cui 22.600 edifici, di borghi e paesi che spesso non trovano spazio nelle mappe commerciali. Le informazioni e i dati raccolti dai volontari su strade, piazze, aree verdi e punti d’interesse vengono condivisi online e sono riutilizzabili per qualsiasi scopo: dagli sviluppatori di app alla pubblica amministrazione, fino ai servizi di pronto soccorso. L’iniziativa mira dunque a valorizzare l’intrinseca frammentazione del nostro territorio e a diffondere il patrimonio diffuso dell’Italia ‘minore’ al servizio di cittadini, turisti, enti locali, associazioni e servizi d’emergenza.

“Da anni cerchiamo di dare la giusta risonanza a tutta l’Italia, dai grandi centri urbani ai piccoli borghi - ha dichiarato Ivan Ruggiero, volontario di OpenStreetMap e tra i principali promotori del progetto -. L’Italia è un Paese unico, dal territorio frammentato e dalle mille identità e crediamo fortemente che ognuna di queste meriti la giusta visibilità”. “Panchine, fontanelle, piccole piazze sono fondamentali per la vita quotidiana dei suoi cittadini e rendono ogni luogo unico al mondo” ha concluso Ruggiero.