SYDNEY - Minns propone di spostare gli agenti di polizia dalle indagini sui reati gravi per contrastare questa emergenza crescente. Incendi dolosi, sparatorie da auto in corsa, rapine a mano armata e guerre tra bande sono diventati parte integrante del traffico illegale di tabacco che si sta diffondendo a Sydney e in tutto il NSW.
L’applicazione delle leggi è affidata al Dipartimento della Sanità, ma Minns sostiene che questo approccio non sia più sostenibile. “Vogliamo che il Dipartimento della Sanità gestisca ospedali, non indagini penali”, ha dichiarato. Al momento, ci sono solo una ventina di ispettori in tutto lo Stato, e uno solo nell’intero meridione del NSW, un’area grande quanto la Danimarca.
Il ministro statale ombra della Sanità, Kellie Sloane, ha criticato l’attuale stato delle cose: “È come sparare con una pistola ad acqua contro uno tsunami”.
Minns ha suggerito che la responsabilità passi alla polizia, che, però, si trova già sotto pressione. Molti agenti si sono detti contrari, temendo che ciò possa lasciare scoperti altri settori chiave. Anche il leader dell’opposizione, Mark Speakman, ha criticato la proposta: “È solo un modo per scaricare le responsabilità”.
Il ministro federale del Tesoro, Jim Chalmers, ha escluso una riduzione dell’accisa sul tabacco - che, se da una parte con gli alti prezzi alle rivendite serve a scoraggiare il vizio del fumo, dall’altra sta favorendo il mercato nero delle sigarette - ha annunciato ulteriori 157 milioni di dollari in finanziamenti per rafforzare le attività di contrasto.