CANBERRA - Le parole sono state pronunciate dal CEO di Master Builders Australia, Denita Wawn, parole che rappresentano un nuovo colpo per chi sogna di acquistare la prima casa.

Secondo gli ultimi dati dell’Australian Bureau of Statistics, nel periodo di 12 mesi fino al 31 marzo sono state completate circa 179mila abitazioni, ben al di sotto dell’obiettivo annuale di 240mila nuove case fissato dal governo per raggiungere il traguardo di 1,2 milioni di case entro il 2029.

Nel primo trimestre del 2025, il numero delle nuove abitazioni è diminuito del 4,4% rispetto al trimestre precedente, fermandosi a 43.517 unità.

“La domanda c’è, ma è latente. I costi di costruzione sono aumentati di circa il 20% negli ultimi cinque anni e la produttività è calata - ha spiegato Wawn ospite di Sky News -. Il settore privato ha deciso che costruire è semplicemente troppo costoso”.

Nonostante ciò, Wawn ritiene che l’obiettivo del governo sia ancora raggiungibile, a patto che si agisca in modo coordinato per stimolare la crescita del settore. “Servono più lavoratori, accesso al credito e un sistema più efficiente”.

Wawn ha anche evidenziato che molte imprese stanno costruendo in perdita pur di mantenere la liquidità. “Questo deve cambiare. Serve più investimento privato, non possiamo contare solo su quello pubblico”.

La CEO ha inoltre chiesto riforme nei processi di approvazione edilizia, stabilità nel codice delle costruzioni e infrastrutture di base già pronte nei cantieri.

I dati pervengono pochi giorni dopo una fuga di notizie dal Tesoro, che avrebbe avvertito il governo che il traguardo delle 1,2 milioni di case è a rischio senza un piano abitativo più coerente e ben definito.