Un terremoto di magnitudo 8.1 ha colpito l’isola di Kermadec nel nord della Nuova Zelanda, alle 8.45am ora locale (6.45am AEDT), dopo due precedenti terremoti. I residenti nella Bay of Islands, Whangarei, Great Barrier Islands e da Matata a Tolonga Bay – comprese Whakatane e Opotiki – sono stati esortati a evacuare immediatamente le zone.

Si prevede che altre aree, tra cui la costa occidentale e orientale dell’isola di Kermadec, l’isola di Steward e le isole Chatham, possano subire inondazioni.

Il primo terremoto, di magnitudo 7.3, ha colpito le isole Kermadec alle 2.27am ora locale (12.27am AEDT), la seconda scossa, magnitudo 7.4, è avvenuta poco più tardi, alle 6.41am ora locale (4.41am AEDT), con una profondità di circa 56 chilometri.

Sono stati emessi avvisi anche per le isole del Pacifico come Tonga, Samoa americane, Fiji e Vanuatu; un precedente avviso per le Hawaii è stato annullato alle 9.36 AEDT.

Il sistema statunitense di allarme tsunami ha avvertito che il terremoto più forte potrebbe causare onde di tsunami fino a tre metri in Polinesia e onde fino a un metro a Niue, Nuova Caledonia e nelle Isole Salomone.

L’Australia ha intanto annunciato la possibile minaccia di uno tsunami marino per l’isola di Norfolk che non colpirà la terraferma.

Una mappa, messa a disposizione dallo United States Geological Survey (USGS), mostra la posizione del terremoto di magnitudo 8.0

“Un allarme marino significa che c’è la possibilità di squarci pericolosi, onde e forti correnti oceaniche fino alla riva – hanno dichiarato gli ufficiale in un comunicato pubblico –. Il potenziale impatto per Norfolk Island potrebbe iniziare dopo le 10am ora locale (9am AEDT) e potrebbe durare diverse ore. Non sono necessarie evacuazioni per le aree marine, ma si consiglia vivamente, ai residenti dell’isola di Norfolk, di uscire dall’acqua e allontanarsi dalle spiagge, dai porti turistici e dalle piattaforme rocciose. La polizia sta esortando i residenti a non andare sulla costa per assistere allo tsunami”.