MOSCA - Un potente terremoto di magnitudo 8,8 sulla scala Richter ha innescato una serie di allerte tsunami e ordini di evacuazione che si estendono in tutto il Giappone, la costa occidentale degli Stati Uniti e alcune parti del Pacifico, dopo che il sisma ha colpito le zone limitrofe alla penisola russa della Kamchatka, con segnalazioni di onde alte fino a cinque metri nella remota regione russa. 

Il sisma, uno dei più forti mai registrati nella storia, ha colpito a una profondità di 19,3 chilometri ed ha avuto epicentro a 126 chilometri a sud-est di Petropavlovsk-Kamchatsky, una città lungo la baia russa di Avacha, come dichiarato dallo USGS, lo US Geological Survey. 

Uno tsunami di altezza compresa tra 3 e 4 metri è stato registrato in alcune parti della Kamchatka, ha informato Sergei Lebedev, ministro regionale per le situazioni di emergenza, con diversi feriti. La Farnesina ha fatto sapere di monitorare la situazione nell’Oceano Pacifico, specificando – in un post su X – che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ne segue l’evoluzione. 

“Purtroppo, ci sono alcune persone ferite durante l’evento sismico. Alcune sono rimaste ferite mentre correvano fuori e un paziente si è buttato da una finestra. Una donna è rimasta ferita anche all’interno del nuovo terminal dell’aeroporto”, ha dichiarato Oleg Melnikov, ministro della Salute regionale, all’agenzia di stampa statale russa Tass. 

Il governatore della Kamchatka, Vladimir Solodov, ha descritto il terremoto in un post su Telegram come “grave e il più forte in decenni di scosse”. Anche un asilo nella zona è stato danneggiato, ha aggiunto. 

Il sistema di allerta tsunami statunitense ha emesso un avviso di “onde di tsunami pericolose” lungo alcune coste di Russia, Giappone, Alaska e Hawaii. Un’allerta tsunami era in vigore anche per il territorio insulare statunitense di Guam e Micronesia. 

Il centro di allerta tsunami statunitense ha affermato che onde alte fino a 3 metri potrebbero colpire anche l’Ecuador, mentre le sirene hanno suonato a tutto volume nelle isole Hawaii per avvertire la popolazione di abbandonare le zone costiere. 

In Giappone, gran parte della costa orientale del Paese, già devastata dal potente terremoto e lo tsunami nel 2011, ha ricevuto l’ordine di evacuazione. Le autorità hanno dichiarato che oltre 900 mila residenti in 133 comuni lungo la costa pacifica del Giappone sono stati sottoposti a ordini di evacuazione.