SYDNEY – Sempre più di minoranza il governo di coalizione del NSW, dopo le dimissioni di un quarto parlamentare in due settimane.
Il giorno in cui, la settimana scorsa, l’ex premier Mike Baird e il ministro del Lavoro, Stuart Ayres, sono stati chiamati a testimoniare all’inchiesta della Commissione anticorruzione ICAC nell’inchiesta su Gladys Berejiklian, Melanie Gibbons, rappresentante del seggio di Holsworthy, ha annunciato che si dimetterà dal parlamento statale. Gibbson intende trasferirsi a Canberra passando per il seggio federale di Hughes, al momento detenuto dall’indipendente (ex liberale, ndr), Craig Kelly.
Holsworthy, nella zona sudovest di Sydney, è uno dei seggi più marginali, detenuto da Gibbons, per i liberali, con un margine di solo il 3,2%.

Poco prima di andare in stampa, inoltre, è arrivato l’annuncio delle dimissioni dal parlamento statale dell’ex leader laburista Jodi McKay, che, lasciando libero il seggio di Strathfield, porta quindi a cinque i seggi vacanti. In una dichiarazione, Jodi McKay si è detta onorata di avere servito per quindici anni i cittadini del New South Wales e ha ribadito di essere particolarmente fiera del ruolo avuto nei cambiamenti strutturali avvenuti all’interno del partito laburista statale.

Le ultime dimissioni rappresentano pertanto un ulteriore grattacapo per il neo premier Dominic Perrottet, che ora si potrebbe trovare a fronteggiare anche cinque elezioni suppletive nei seggi di: Willoughby, detenuto da Berejiklian; Bega, lasciato libero dall’ex ministro dei Trasporti, Andrew Constance: Monaro, dall’ex vicepremier John Barilaro, e, appunto, Holsworthy e Strathfield.

Le dimissioni di Gibbons sono state annunciate in coincidenza con l’invito a comparire per Baird, e il suo ex direttore strategico, Nigel Blunden, alle udienze pubbliche relative alla condotta dell’ex premier Berejiklian durante la relazione sentimentale con l’ex parlamentare conservatore, Daryl Maguire, al via oggi.

Al centro dell’inchiesta due finanziamenti statali, per un totale di circa 30 milioni di dollari, assegnati al seggio di Maguire, Wagga Wagga, mentre era in una relazione con l’allora ministro del Tesoro del NSW, Gladys Berejiklian, quando il governo era presieduto da Mike Baird.

Nonostante il margine esiguo con il quale Gibbons detiene Holsworthy, i laburisti sembrano restii a proporre un proprio candidato.  Il leader dell’opposizione, Chris Minns, ha già esortato i colleghi del Consiglio dei ministri ombra a non proporre candidati a Monaro e Bega, e valutare i pro e contro di proporre un candidato per Holsworthy, o invece, risparmiare risorse ed energie per le elezioni generali del 2023.

Alcuni liberali, che hanno preferito mantenere l’anonimato, si sono detti furiosi con la decisione di Gibbons, che sembra destinata a venir paracadutata nel seggio di Hughes, come è già accaduto alle ultime elezioni federali, quando Warren Mundine è stato imposto come candidato liberale per il seggio della South Coast, contro il volere delle sezioni liberali di zona.

Il partner di Melanie Gibbons, l’ex vicepresidente liberale del NSW, Kent Johns, era impegnato nelle operazioni di preselezione per il seggio di Hughes, nel 2019, ma la sua potenziale candidatura è stata bocciata dall’intervento del primo ministro, Scott Morrison, che ha imposto Craig Kelly, come candidato liberale. Kelly ha poi rassegnato le dimissioni dal Partito, rimanendo in parlamento, come indipendente, prima di essere stato nominato leader dell’Australian United Party, fondato da Clive Palmer.

Anche prima di dove fronteggiare le cinque elezioni suppletive, l’esecutivo statale aveva perso la maggioranza parlamentare con la sospensione dei due deputati liberali, John Sidoti e Gareth Ward, costretti da separate inchieste dell’ICAC nei loro confronti, a lasciare i banchi del governo e sedere con i non allineati.

Il Partito liberale è sotto pressione per selezionare donne come candidate per i seggi di Willoughby e Bega. Per adesso hanno ufficiosamente confermato che in pole position per Willoughby ci sarebbe il sindaco della zona, Gail Giles-Gidney, mentre per Bega, sarebbe il sindaco di Eurobodalla, Liz Innes. 

I Nazionali hanno confermato che contesteranno il seggio di Monaro, lasciato vacante dall’ex leader del partito, John Barilaro, probabilmente con la storica rappresentante locale, Nichole Overall.