MILANO – Amazon Italia Transport ha versato oltre 180 milioni di euro al fisco e ha modificato il sistema di monitoraggio dei fattorini finito nel mirino della Procura di Milano.  

Sono gli sviluppi più recenti di una delle principali inchieste milanesi sui cosiddetti “serbatoi di manodopera”, quell’ampio meccanismo di appalti e subappalti utilizzato nel settore della logistica e dei trasporti che per anni avrebbe permesso alle grandi committenti di ridurre i costi scaricando illegalità e violazioni sui fornitori. 

La società, nell’estate del 2024, era stata raggiunta da un sequestro preventivo da 121 milioni di euro per frode fiscale, nell’ambito di un’indagine condotta dai pm Paolo Storari e Valentina Mondovì. Secondo gli inquirenti, avrebbe beneficiato delle condotte illecite di alcune società di consegne che operavano utilizzando manodopera sottopagata, irregolare e fiscalmente invisibile.  

Un sistema che consentiva ai fornitori di tagliare i costi in modo illecito e alla committente di ottenere prezzi estremamente competitivi, pur senza gestire direttamente gli aspetti più critici della filiera. 

Nell’inchiesta, oltre ai profili fiscali, era finito sotto accusa anche un software-algoritmo con cui i fattorini venivano monitorati durante le consegne.  

I magistrati lo avevano descritto come un sistema capace di visualizzare i driver “come puntini rossi su una mappa”, con un controllo considerato particolarmente invasivo e potenzialmente in violazione delle norme sul lavoro e sulla privacy. Lo strumento permetteva alla filiale italiana di Amazon di seguire in tempo reale gli spostamenti degli autisti, verificare tempi, deviazioni, pause, velocità e percorsi, con modalità ritenute non compatibili con la normativa. 

Dopo mesi di interlocuzioni con la Procura, Amazon ha versato in sede fiscale oltre 180 milioni di euro, una cifra superiore al sequestro iniziale, accettando di chiudere il contenzioso tributario. Parallelamente ha eliminato il software di monitoraggio ritenuto illegittimo, sostituendolo con un sistema diverso che - sostiene l’azienda - rispetterebbe pienamente la normativa italiana.